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Welfare, Fiaschi (Manageritalia): “Serve salto culturale, sostenere genitorialità condivisa”

Dall'Italia e dal MondoWelfare, Fiaschi (Manageritalia): "Serve salto culturale, sostenere genitorialità condivisa"

(Adnkronos) – “Bisogna fare un cambio culturale importante, non bisogna più parlare di paternità o maternità, la questione natalità va condivisa. Riteniamo utile cominciare a parlare di genitorialità condivisa”. Così Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, che oggi è intervenuto al ‘Global Welfare Summit’, in corso a Villa Miani a Roma.  

Manageritalia nei giorni scorsi ha presentato alla politica proposte normative in merito. “Abbiamo presentato 5 punti il 16 ottobre scorso a 6 esponenti di partiti diversi, di maggioranza e di opposizione, e speriamo che possano confluire in una legge che potrà diventare qualcosa di importante. E’ necessario cambiare paradigma, a partire dalle aziende ma da parte di tutti”, aggiunge.  

E il contributo dell’associazione in ambito di welfare è importante, con ad esempio la piattaforma welfare dirigenti terziario. “Manageritalia e Confcommercio si occupano di welfare contrattuale dall’inizio della loro storia contrattuale, l’assistenza sanitaria integrative è del 1948. Nel 2021 abbiamo iniziato a inserire nel contratto facoltativamente il welfare aziendale per tutti e nel 2023 lo abbiamo reso obbligatorio. Lo riteniamo decisivo, una strategia per attrarre e trattenere talenti e per parlare di benessere nelle aziende, aumentando di produttività. Mille euro l’anno che possono essere spesi dai nostri dirigenti, uomini e donne, in attività e servizi che possono essere per la famiglia, con l’acquisto di libri o spese per l’istruzione, socio-assistenziali, e anche a integrazione del nostro welfare contrattuale importante. Quindi un contratto evoluto, importante che ha permesso poi nei fatti di aumentare il numero dei dirigenti che applicano questo contratto. E soprattuto di donne, dal 2023 c’è stato un incremento dell’8% per le donne e del 4% per gli uomini che hanno questo contratto collettivo. Quella della parità di genere è una rincorsa che è ancora lunga ma contratti e interventi anche normativi possano aiutare perchè ciò avvenga”, ha concluso Fiaschi 

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