ROMA – “Il 25 novembre rappresenta un momento di riflessione e di impegno concreto per contrastare la violenza contro le donne. Come Fondazione PRO, siamo convinti che l’educazione e la prevenzione siano strumenti fondamentali per spezzare il ciclo della violenza e promuovere una cultura del rispetto e della parità. E’ urgente intervenire sulla radice culturale del problema: sulle idee delle nuove generazioni, sugli stereotipi e sull’ambiente in cui crescono. Occorre porre l’accento sulla consapevolezza del proprio corpo e sul benessere, su un’educazione sessuale intesa anche come educazione sentimentale, e sull’importanza di non affidarsi a facili consigli online, ma di rivolgersi sempre a specialisti ed esperti”.
Lo dichiara il professor Vincenzo Mirone, urologo e presidente della Fondazione PRO (Prevenzione Ricerca Oncologica).
“Attraverso i nostri progetti educativi rivolti ai giovani – spiega Mirone – lavoriamo da sempre per contrastare quella che definiamo ‘maleducazione sentimentale’, una condizione spesso sottovalutata che alimenta dinamiche tossiche nei rapporti interpersonali. È nelle scuole, nelle famiglie e nei luoghi di lavoro che dobbiamo costruire un futuro in cui dialogo, rispetto e uguaglianza siano i pilastri delle relazioni umane. Oggi si rinnova l’impegno della Fondazione PRO a collaborare con istituzioni, associazioni e comunità per promuovere iniziative che sensibilizzino e coinvolgano tutti. È un dovere collettivo creare un mondo in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura, rispettata nella sua dignità e valorizzata per ciò che è. Ognuno di noi può e deve fare la propria parte, affinché il 25 novembre diventi il simbolo di un cambiamento reale nella società italiana”, conclude Mirone
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