A Palermo terzo simposio con esperti di sostenibilità a 360 gradi
Milano, 22 ott. (askanews) – La Fondazione SOStain Sicilia chiama a raccolta nell’isola esperti di sostenibilità applicata in diversi ambiti disciplinari e produttivi per individuare e diffondere buone pratiche in favore dell’ambiente, della società e dell’economia. Ed è proprio “Interazioni Sostenibili” il titolo del simposio giunto alla terza edizione, organizzato dalla Fondazione martedì 29 ottobre dalle 14 alle 20 al Marina Convention Center di Palermo.
L’evento, moderato da Federico Quaranta, sarà aperto dal presidente della Fondazione, Alberto Tasca, che traccerà un bilancio dei risultati raggiunti nell’ultimo anno e illustrerà nuovi obiettivi e nuovi progetti. A seguire tre panel denominati “Sezione Natura2, “Sezione Economia e Società”, “Sezione Collaborazioni Virtuose”. I primi due racchiudono interventi volti ad analizzare le minacce, ma anche le opportunità dei fenomeni naturali estremi, dell’intelligenza artificiale, passando per il mutamento dei valori associati agli stili di vita e di consumo. Il terzo sarà invece al centro i programmi di sostenibilità messi in campo con i partner della Fondazione: O-I, Amorim Cork, IRFIS, Fondazione Allianz Umana Mente.
“Siamo felici e orgogliosi di ospitare docenti, studiosi e professionisti di fama internazionale impegnati in svariati settori” commenta Tasca, rimarcando che “solo condividendo esperienze e allargando il più possibile lo sguardo potremo incidere in maniera decisiva su quelle che sono le emergenze ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo: il cambiamento climatico, la rivoluzione tecnologica, le tensioni sociali, le crisi finanziarie. E il fatto che la nostra Fondazione sia il motore di tale processo – conclude – deve renderci orgogliosi sia come imprenditori, che come siciliani”.
“SOStain” è il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia promosso, attraverso la creazione dell’omonima Fondazione, dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia. Sono 44 le aziende associate alla Fondazione, di cui 32 già certificate per un totale di circa 6.000 ettari e oltre 21 milioni di bottiglie prodotte, che “condividono e applicano buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano”. A cominciare dalla scelta di una gestione sostenibile e di materiali ecocompatibili nel vigneto, di efficienza energetica in cantina, di bottiglie più leggere. Aziende che, “grazie all’obbligo previsto dal disciplinare SOStain di rispettare anche il protocollo ‘VIVA’ del ministero dell’Ambiente, misurano e monitorano la loro impronta carbonica e idrica, nonché i residui di fitofarmaci nei propri vini, sottoponendosi poi al controllo da parte di enti di verifica accreditati per ottenere la certificazione”.