Ben 987mila euro che portano la raccolta delle 4 edizioni a 3,3 mln
Grinzane Cavour (Cuneo), 26 ott. (askanews) – A poche ore dalla conclusione della vendemmia nelle Langhe, l’asta solidale “Barolo en primeur” andata in scena nel tardo pomeriggio di ieri nello splendido Castello di Grinzane Cavour (Cuneo), ha stabilito un nuovo primato, raccogliendo attraverso la vendita di 24 lotti con 14 barrique, poco meno di un milione, 987mila euro. Un record a cui andrà sommato il ricavato del 25esimo lotto abbinato alla quindicesima barrique che verrà battuto, nella medesima location, il prossimo 10 novembre all'”Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba” in live streaming con Hong Kong.
Promosso da Fondazione CRC Donare ETS e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, “Barolo en primeur”, giunto alla sua quarta edizione, colleziona dunque un nuovo successo portando il totale delle quattro aste fin qui battute ad oltre 3,3 mln di euro, e stabilendo ogni anno un nuovo record, dato che nel 2021 gli euro raccolti erano stati 666mila, nel 2022 834mila e 877mila nel 2023.
Sono andati in asta Barolo e Barbaresco della vendemmia 2023: 14 barrique da circa 200 litri del “Barolo Vigna Gustava” vinificate dall’enologo Donato Lanati in maniera separata in base alla parcellizzazione della vigna, contraddistinte dal commento del noto critico enologico Antonio Galloni(Vinous), e che daranno vita ognuna a 270 bottiglie. Un vino sempre più interessante, quest’anno caratterizzato da una grandissima eleganza, a cui si sono aggiunti dieci lotti comunali, che hanno raccolto sotto il Comune di provenienza 1.229 bottiglie donate da oltre 80 Cantine del Consorzio, divise tra 938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum, per un totale di 1.212 litri. E infine il maestoso “Tonneau del Presidente” da cui si ricaveranno 540 bottiglie.
L’asta nella fortezza delle Langhe, battuta come da tradizione dal direttore di Christie’s Italia, Cristiano De Lorenzo, si è svolta in collegamento in diretta con la sede Christie’s di New York e con il 67 Pall Mall di Londra, alle quali si sono aggiunte offerte da Montreal e online grazie alla piattaforma Auction Collective.
Tutte le bottiglie, impreziosite e rese uniche dall’etichetta che riproduce l’opera “Broken Token” dell’artista scozzese Susan Philipsz, saranno consegnate ai nuovi proprietari quando sarà terminato l’affinamento previsto dal Disciplinare: 38 mesi per il Barolo e 26 mesi per il Barbaresco a decorrere dal 1 novembre dell’anno di produzione delle uve. Il ricavato dell’asta sarà invece subito devoluto ai progetti benefici associati ai lotti, che comprendono il restauro di edifici storici, iniziative culturali, iniziative legate all’arte, progetti educativi per i più giovani, aiuto alle persone con disabilità, ricerca medica, crescita del sistema welfare e piani di assistenza a madri in difficoltà. Il ricavato dei lotti comunali sosterrà invece le infrastrutture e l’innovazione didattica della storica Scuola Enologica di Alba e altri enti locali, così da rinforzare sempre di più il legame con il territorio che produce alcuni dei vini più importanti e famosi del mondo.
“Questa quarta edizione conferma il grande successo dell’iniziativa” ha affermato Giuliano Viglione, presidente di Fondazione Donare ETS, spiegando che “il dono chiama il dono, come mi piace dire: uno degli aspetti che rende unico ‘Barolo en primeur’ è proprio la pluralità dei soggetti che contribuiscono, ottenendo in cambio un vino straordinario, e dei progetti sociali che vengono sostenuti grazie a questi fondi”.
“L’asta solidale è una vittoria per tutti i produttori delle Langhe: si è riuscita ad affermare nel calendario dei filantropi e degli investitori attratti dalla possibilità di ottenere in anticipo lotti di Barolo e Barbaresco che negli anni aumenteranno di valore” ha commentato Sergio Germano, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. “Quest’anno abbiamo consegnato le prime bottiglie di Barolo a chi ha partecipato alla prima edizione dell’asta, e di Barbaresco a chi si è aggiudicato la seconda edizione” ha aggiunto, concludendo “ora monitoreremo l’andamento del mercato secondario di queste etichette, perché sta crescendo sempre più la curiosità del settore e siamo certi che il mercato risponderà presente”.