“Nell’anno 2021-2022 fatturato pari a 47,6 milioni euro (+11%)”
Milano, 19 dic. (askanews) – Cantina Tollo di Chieti, che ha appena presentato il suo primo bilancio di sostenibilità, ha ottenuto la certificazione Equalitas, standard che definisce i requisiti secondo i tre pilastri della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nella filiera del vino. Il gruppo teatino, ha anche reso noto anche l’esercizio di bilancio 2021-2022 ha confermato il trend di crescita, con un fatturato pari a 47,6 milioni di euro (+11%), dove il mercato estero è cresciuto del 51% rispetto all’anno precedente, con un importante sviluppo del canale trade prettamente nei Paesi dell’est Europa e in Asia. La percentuale di fatturato in Italia è del 64% nella Gdo (dato stabile) e del 36% nell’Horeca (+11%).
“La sostenibilità è da intendersi non come uno stato o una visione immutabile, ma piuttosto come un processo continuo, che richiama la necessità di coniugare le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo” ha dichiarato Luciano Gagliardi, il presidente del gruppo eletto lo scorso agosto, aggiungendo che “per questa ragione guardiamo al domani, in particolare alle nuove generazioni, garantendo loro un futuro in questo luogo”. “Come riportato nel bilancio di sostenibilità, ben il 64% dei lavoratori ha meno di 50 anni” ha spiegato, evidenziando che “la fascia 30-40 anni è inoltre cresciuta grazie ai nuovi ingressi del primo semestre del 2022”. Infine Gagliardi ha ricordato che “la produzione biologica, che Cantina Tollo ha iniziato nel 1991, rappresenta oggi il 10% del totale dell’azienda, segno tangibile che per noi la salvaguardia ambientale è un tema fondamentale da tempo”.
“L’ottima performance registrata anche quest’anno è il risultato della politica di riassetto organizzativo che abbiamo attuato nell’ultimo periodo” ha sottolineato il direttore generale Andrea Di Fabio, ricordando che “nel corso dei quattro anni trascorsi, Cantina Tollo ha investito circa 2 milioni di euro annui con l’obiettivo di migliorare la produzione: abbiamo sostituito impianti ormai obsoleti per la pigiatura e per la lavorazione delle uve, migliorando così sia l’impatto ambientale che quello energetico”. “Sono state inoltre apportate migliorie anche alla linea d’imbottigliamento – ha concluso – aggiungendo ulteriori macchine e dismettendo quelle di vecchia generazione, e infine, stiamo realizzando un nuovo magazzino per lo stoccaggio dei prodotti finiti nelle vicinanze dell’azienda, alimentato da un impianto fotovoltaico”.
Cantina Tollo commercializza 13 milioni di bottiglie all’anno, vanta circa 620 soci e 2.500 ettari coltivati dalle colline del litorale fino alle pendici della Maiella, in un clima tipicamente mediterraneo, contraddistinto da escursioni termiche notevoli. La produzione è concentrata sui vitigni tipici e autoctoni del territorio (Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cococciola), coltivati tradizionalmente a pergola, con una spiccata vocazione alla sperimentazione in campo e in cantina. Cantina Tollo ricorda infine che le bottiglie sono distribuite in tutte le regioni italiane, nella quasi totalità dei Paesi dell’Unione Europea, in particolare Germania, Paesi Bassi, Francia, Danimarca e Regno Unito e, oltreoceano, in Giappone, Stati Uniti, Canada ma anche in Russia, India e Cina.