venerdì, 22 Novembre , 24

Anicav: in 2024 traformati 5,3 mln ton pomodoro, circa -10% su previsioni

Nonostante +11% ettari. Effetto clima penalizza...

Pomodoro industria, Anicav: Italia terza al mondo, ma preoccupa +31% Cina

Ue introduca principio reciprocità e obbligo...

Banca MPS: colloca bond Senior Preferred da 750 milioni di euro

La domanda è stata ben diversificata, sia...

Cina include Giappone in esenzione visti di viaggio

Era stato escluso per la pandemia...

VIDEO | Morti nella fabbrica a Bologna, l’amico di una vittima: “Non si può morire così”

LavoroVIDEO | Morti nella fabbrica a Bologna, l’amico di una vittima: “Non si può morire così”

BOLOGNA – “Non si può morire così giovani“. Lo dice con la voce rotta dalla commozione uno degli operai della Toyota Handling di Bologna, amico stretto di Fabio Tosi, una delle due vittime dello scoppio di ieri pomeriggio nello stabilimento nella zona industriale Bargellino. “Eravamo amici da 15 anni, dalle scuole superiori“, racconta dopo aver lasciato anche lui, come tanti altri, un mazzo di fiori di fianco al cancello di ingresso dell’azienda. “Avevamo fatto le Aldini insieme- continua- anche se in due indirizzi diversi. Sono stato uno di quelli che ha insistito per prenderlo qui dentro, quando cercava lavoro. Qui lavoravamo assieme, era il mio superiore“. Diversi, dopo aver lasciato i fiori, evitano le telecamere e i microfoni. Altri invece accettano di parlare. “Li conoscevo da anni- racconta un dipendente della Toyota Handling- uno dei due aspettava un bambino. Quindi la cosa è ancora più drammatica. Avevamo fatto anche altre cose insieme oltre al lavoro, come dei corsi. Non mi sembra vero“.

LEGGI ANCHE: FOTO | Fiori e lacrime alla Toyota di Bologna il giorno dopo l’esplosione: chi sono le vittime

Ieri, precisa l’operaio, “ero uscito prima per un permesso, mi ha avvisato mia moglie con un messaggio. Sono assolutamente incredulo, lavoro qui da 10 anni, sono cose che non pensi possano succedere sul tuo posto di lavoro, anche se sappiamo che purtroppo accade. Magari può succedere che ti fai male, prendi un colpo perché lavori in fretta: non è quello. Invece non tornare a casa la sera è tutta un’altra storia”. In azienda, aggiunge, “ci sono tanti controlli sulla sicurezza, sicuramente delle cose possono essere migliorate come in qualunque luogo di lavoro. Nessun posto è immune dal rischio. È ovvio che si faranno tutte le considerazioni del caso. Avevano fatto dei lavori di recente, non so cos’hanno installato. Ma bisogna aspettare i rilievi precisi. Un rischio così grosso però non c’è mai stato“, assicura.

L’articolo VIDEO | Morti nella fabbrica a Bologna, l’amico di una vittima: “Non si può morire così” proviene da Agenzia Dire.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari