ROMA – Dalla chirurgia alla telemedicina fino alla diagnostica: non si può, ne si potrà fare a meno dell’applicazione dell’Intelligenza artificiale e della robotica nella sanità. Se ne è discusso nell’evento tenuto nella sala conferenze stampa della Camera dei Deputati dal titolo ‘Il Futuro della sanità tra I.A. e robotica’. A fare il punto sullo stato dell’arte e su quello che si può e si deve ancora fare il vicepresidente della XII Commissione della Camera, Luciano Ciocchetti e Dario Del Biondo, Direttore di Urologia dell’Ospedale San Paolo di Napoli.
CIOCCHETTI: “5G E IA PER FARE OPERAZIONI DA UNA PARTE ALL’ALTRA DEL MONDO”
“Credo che l’Italia abbia già fatto molto. Basti pensare al piano strategico nazionale per l’intelligenza artificiale del governo, al lavoro che sta facendo la nostra agenzia Agid per poter mettere in campo azioni di tutela della persona umana, e quindi dell’etica anche nell’utilizzo delle macchine, dell’Intelligenza artificiale, dei robot, di tutto quello che in qualche modo si applica nel campo delle attività e, soprattutto, nel campo del lavoro”. Lo ha affermato all’agenzia Dire il vicepresidente della XII Commissione della Camera, Luciano Ciocchetti, a margine dell’evento dal titolo ‘Il Futuro della sanità tra I.A. e robotica’, tenutosi oggi nella sala conferenze stampa della Camera dei Deputati.
“Nella sanità– ha proseguito- sicuramente è una grande opportunità, perché migliorerà la vita dei medici, migliorerà la cura ai pazienti e quindi non possiamo assolutamente farne a meno. Anzi- ha tenuto a precisare Ciocchetti- dobbiamo accelerare perché sia utilizzata in tutte le strutture sanitarie italiane, sia nella diagnostica sia nella individuazione dei batteri, per esempio per l’antimicrobico resistenza, sia per tante altre attività, sia per la burocrazia che oggi costringe i medici a dover perdere molte ore per poter riempire cartelle, computer e tanto altro”.
“L’utilizzo dell’Intelligenza artificiale– ha inoltre detto il vicepresidente della XII Commissione della Camera- può aiutarci anche nelle operazioni: già da tempo i robot aiutano i chirurghi a fare operazioni importanti. Oggi, tra il 5G e l’Intelligenza artificiale, si fanno operazioni da una parte all’altra del mondo e quindi davvero si può fare una vera e propria rivoluzione che ridurrà il tempo di cura, ridurrà il tempo e le liste d’attesa”.
“Penso anche alle applicazioni che si potranno fare nella telemedicina– ha concluso Ciocchetti- poter seguire i pazienti a casa, in particolare le persone più anziane o più fragili, perché l’intelligenza artificiale aiuterà ad avere dei sensori che saranno in grado di monitorare 24 ore su 24 i pazienti e le persone, abbiamo quindi una vera rivoluzione. Il tema è unire l’opportunità all’etica e ai limiti dell’utilizzo in cui chiaramente le macchine non vadano a prevalere sulle persone umane”.
DEL BIONDO: “10 ANNI FA IL ROBOT ERA IL FUTURO, L’IA È IL PROSSIMO TRAGUARDO”
“Ringrazio l’onorevole Luciano Ciocchetti per l’invito a partecipare in questa importante e prestigiosa conferenza stampa. Da poco ricopro con molto entusiasmo il ruolo di Direttore della UOC di Urologia dell’Ospedale San Paolo di Napoli, presso la Asl Napoli1: questa Unità nasce ora come reparto vero e proprio e rappresenta una grande sfida. È l’occasione di modellare un progetto secondo le esigenze più attuali, di valorizzare e armonizzare l’equipe formatasi e di innestarsi in un tessuto sociale definito e importante come quello del quartiere di Fuorigrotta e dell’area flegrea“. Lo ha detto il professor Dario Del Biondo, uno tra i più giovani primari di Urologia d’Italia, inventore della famosa tecnica VON, a margine della conferenza stampa ‘Il Futuro della sanità tra I.A.e robotica‘, tenutasi oggi nella sala conferenze stampa della Camera dei Deputati.
“Siamo la risposta a una esigenza sanitaria forte- ha proseguito- in uno dei quartieri più popolosi e stimolanti della città. Qui, infatti, si concentra la vita sportiva e universitaria a vocazione scientifica con il polo d’ingegneria dove la robotica è già una presenza di caratura internazionale. Speriamo di dare quindi un contributo anche in materia sanitaria”.
“Questo incontro- ha inoltre evidenziato Dario Del Biondo– è una splendida occasione per riflettere sulla velocità dell’evoluzione della scienza medica. Mi occupo da sempre di chirurgia urologica robotica e se dieci anni fa usare il robot ci faceva sentire nel futuro, oggi quella sensazione ci può essere fornita dall’IA applicata alla chirurgia. È un cammino ancora in pieno divenire per regolamentazioni e mezzi, ma che sicuramente rappresenta il prossimo traguardo per le nostre equipe”.
“Già ad oggi- ha poi aggiunto l’esperto- la chirurgia cerca nuove strade: ho creato pochi anni fa al mio arrivo a Napoli la tecnica VON (Vesuvian Orthotopic Neobladder), oggi riconosciuta e premiata a livello nazionale e internazionale, che ha il vantaggio per il paziente di ricostruire la vescica con un tratto d’intestino permettendo di riprendere la vita quotidiana senza derivazioni esterne e per le equipe anche meno esperte di poter effettuare un intervento prima riservato solo a pochissimi centri. Credo in ciò che l’uomo può fare per mezzo dell’innovazione. Ecco perché l’IA deve essere considerata un’occasione di progresso e di crescita professionale“.
“L’Urologia– ha concluso il professor Del Biondo, creatore della tecnica open e robotica VON- è la branca chirurgica che ha rappresentato il banco di prova per la robotica già dai primi anni 2000. Le tecniche mininvasive hanno completamente cambiato il volto di questa disciplina che oggi trova in queste metodiche la gran parte del proprio operato. Avendo quindi personale ed esperienza in merito l’Urologia potrebbe essere proprio il campo d’azione ideale per l’applicazione dell’IA alla chirurgia“.
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