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VIDEO | “Il ponte sullo Stretto aprirà al traffico nel 2032”

PoliticaVIDEO | “Il ponte sullo Stretto aprirà al traffico nel 2032”

ROMA – I tempi di avanzamento del progetto per il ponte sullo Stretto “sono legati all’approvazione del Cipess. La legge dice entro il 31 dicembre 2024, e quindi il 2025 sarà l’anno della prima attività sul territorio, quindi della partenza della fase realizzativa che significa opere sul territorio e significa progettazione esecutiva”, mentre per il completamento “sono 8 anni: noi prevediamo nel 2032 l’apertura al traffico del ponte”. Lo ha detto l’amministratore delegato Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci, arrivando al convegno organizzato a Roma da Unioncamere dal titolo ‘Il ponte sullo stretto e l’impatto sociale, economico e ambientale’.

“Se abbiamo fatto le verifiche sulle faglie sismiche? Ma certo, le abbiamo fatte e abbiamo detto tantissime volte che le torri non appoggiano su faglie attive con un potenziale sismogenetico. Ovviamente questi sono argomenti in cui non si finisce mai di studiare, di approfondire e di aggiornare e quindi continueremo a farlo per tutta la fase di progettazione, di costruzione, certi argomenti non si esauriscono mai”.

“Se c’è un cronoprogramma? Certo che c’è, ma col parere della Commissione Via il progetto ha raggiunto un livello di maturità mai raggiunto in passato, quindi dopo la grande rincorsa partita a giugno dello scorso anno abbiamo superato la situazione in cui il progetto era quando è stato sospeso dal Governo Monti”. “Adesso la prossima scadenza è il Cipess, è una fase importantissima perché deve approvare il progetto da un punto di vista tecnico ma anche da un piano finanziario e verificare la copertura finanziaria dell’intero fabbisogno”.

Da questo punto di vista, ha spiegato Ciucci, “il numero su cui abbiamo ragionato fino ad adesso è di 12 miliardi, ma non comprendeva gli aggiornamenti previsti dalla legge stessa. Noi crediamo che 13 miliardi e mezzo sia il valore aggiornato: stiamo definendo gli accordi con tutti i diversi affidatari, stiamo valutando le richieste presentate dai vari enti in conferenze di servizi che si chiuderà prossimamente e quindi crediamo che 13,5 miliardi sia il valore aggiornato da traguardare”.

“Il Mase con rispetto dei tempi assoluto ha emesso il suo parere favorevole, con un’istruttoria da 700 pagine e quindi un esame approfondito come non mai. Proseguiamo su questo piano, quando si fanno opere di questo genere la cosa più complessa è pianificare l’attività e mettere in sequenza logica un passo dopo l’altro, solo così si riesce ad arrivare poi a conclusione”.

Per quanto riguarda i 62 rilievi formulati, “il Mase ha espresso un parere positivo, ma se si va a vedere progetti comparabili si vedrà che il numero dei rilievi espressi dal Mase è forse sotto media. Stiamo parlando di un progetto da 13 miliardi e mezzo, il ponte più lungo al mondo, 40 km di strade e di autostrade, una metropolitana tra Villa San Giovanni e Messina, il centro direzionale, le opere compensative: se si considera questo, 60 osservazioni o raccomandazioni sono abbastanza poco, o comunque sono nella normalità”.

Comunque sia, ha sottolineato Ciucci, “li esamineremo tutti quanti, lo stiamo facendo e stiamo già preparando tutta la documentazione. Il Mase stesso indica l’approvazione del progetto esecutivo come un momento della verifica e anzi, addirittura, delle 62 indicazioni e prescrizioni 2 verranno verificate dopo l’apertura al traffico del ponte, per dire il tipo di approccio molto attento da parte del Mase. Ci stiamo lavorando e saremo i più rapidi possibile”.

“Se i ricorsi presentati dai comitati no-ponte rappresentano un problema? Al momento no. Abbiamo questa class action presso il Tribunale che ha già avuto due udienze in cui sono state esaminate le posizioni. Aspettiamo la decisione, ma a mia conoscenza altri ricorsi non ce ne sono. Noi rispetteremo le norme di legge, ci sono cose che possiamo fare e cose di cui siamo non attori ma convenuti, quindi rispetteremo i ruoli”.
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