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Vicenza, volano le compravendite: sono l’1,7% del totale nazionale

AttualitàVicenza, volano le compravendite: sono l'1,7% del totale nazionale

Dal Veneto il nuovo ruolo degli agenti che non è più solo commerciale

Roma, 7 dic. (askanews) – Più 28,6 per cento rispetto al 2020. Le compravendite, in termini assoluti, sono passate da 8800 a 11317 e rappresentano l’1,7% del totale in Italia. Vola, a Vicenza e provincia, il settore immobiliare: “Mai così bene da dieci anni a questa parte -commenta Dario Zuccon, amministratore unico di Grandi agenzie Vicenza. Il dato era atteso ma non era immaginabile un balzo così deciso. Rispetto al quale noi, che lavoriamo nel settore, dobbiamo farci trovare preparati. Il nostro lavoro infatti è cambiato totalmente e, davanti a una domanda così importante, dobbiamo dare risposte adeguate. Modernizzare è insomma la parola d’ordine, tenendo presente due principi fondamentali come etica e integrità, senza i quali la nostra attività viene di fatto svilita”.

La professione di agente immobiliare dunque è in via di trasformazione e il Veneto si conferma tecnologicamente preparato: “Da tempo -spiega ancora Zuccon- ci stiamo adeguando ai tempi. Il nostro servizio è ormai diventato 4.0, grazie a render sempre più innovativi, home staging e videovisite. Un tempo, le case si vendevano con le planimetrie, oggi con un pc e un filmato che ricostruisce nei minimi particolari le abitazioni. Certo, vederle dal vivo resta fondamentale, ma le nuove applicazioni permettono di effettuare una prima scrematura e soprattutto di far capire ai clienti come potrà essere una volta finito e arredato. Aspetto, questo, che vale il doppio quando l’appartamento è ancora da costruire. In questo caso si vede già quello che non c’è e che un giorno sarà. Ma il discorso è ancora più ampio perché la nostra professione ormai non è e non deve essere soltanto di carattere commerciale”.

4.0 ma non solo, dunque. Dal Veneto, arriva un nuovo modello: “I clienti oggi giorno -afferma Zuccon- hanno bisogno di un servizio che sia completo. Immaginiamo di dover vendere appartamenti che non si collocano facilmente sul mercato. Bene, noi non possiamo, e lo abbiamo sperimentato in prima persona, limitarci a fare qualche annuncio sui portali immobiliari. Dobbiamo fare di più perché le persone ce lo chiedono. Quindi si mettono in campo gli home stager, che preparano l’abitazione ad essere visitata, si organizzano open house in cui poter visitare l’abitazione in più persone, si mette in campo un vero e proprio piano di vendita personalizzato, non uguale per tutti. E così finisce, tanto per fare un esempio concreto, vendiamo soluzioni che erano sul mercato da tempo perché non venivano valorizzate nella giusta maniera e noi in poco tempo le alieniamo. Dobbiamo occuparci anche degli allacciamenti e di tutto quello che serve per rendere funzionale l’abitazione che stiamo per vendere o che abbiamo già venduto e soprattutto avere una scrupolosità nelle verifiche prima di arrivare al compromesso, perché la sicurezza è un valore fondamentale. I costi per noi lievitano ma è di fatto ininfluente. O ci si adegua o la nostra attività finisce con il perdere appeal”.

Anche da qui il boom delle compravendite nel Veneto e, in particolare, a Vicenza e provincia, il cui Centro storico si conferma la zona più esclusiva e costosa assieme a Monte Berico. Per gli altri due gradini del podio, c’è una lotta euro su euro tra due quartieri, anche se, vista l’eterogeneità, sarebbe meglio definirle aree: Casale e la Valletta del silenzio prevalgono su San Bortolo: “Per acquistare una soluzione media in Centro Storico -afferma Zuccon- servono circa 530mila euro. Poco più di mezzo milione. Sempre restando nella media, corso Palladio è un po’ più costoso di altre zone vicine. Per Casale e la Valletta del silenzio servono in media 450mila euro per soluzioni indipendenti. A tirare su un po’ le valutazioni è una villa di Casale ma, comunque, ci sono diverse proposte che ruotano attorno ai 400mila euro. Subito dietro, San Bortolo dove servono 270mila euro circa. Borgo Berga e Campedello riservano qualche sorpresa, soprattutto grazie alcuni appartamenti di nuova costruzione e ad alcune villette si sfiorano i 350-400mila euro mentre andando verso San Pio X, Bertesina e Bertesinella si spendono poco meno di 235mila euro”.

L’area in cui si dovrebbe riuscire a spuntare prezzi migliori per un appartamento tra i tre e i quattro locali è invece quella di San Lazzaro e viale Verona, la porta Ovest della città, dove la media non supera i 140mila euro. Quindi un mix un po’ particolare che include Gogna, i Ferrovieri e Sant’Agostino. Tre aree che sono sì vicine geograficamente ma che hanno specificità differenti. E quindi, qui più che in altre aree, probabilmente è la contingenza a farla da padrona: “Qui, il prezzo medio delle case in vendita -conclude Zuccon- è comunque di 130mila euro. E quindi un ensemble vario che non è proprio definibile a buon mercato ma che, in ogni caso, garantisce prezzi più vantaggiosi rispetto a altre zone, come Santa Bertilla, San Felice e l’area delle Cattane, dove, con 165mila euro circa, si riesce a portare a casa una soluzione abitativa media. Ce n’è per tutti i gusti insomma ma il dato di fondo è che qui, a Vicenza e provincia, il mercato e ripartito e che il settore immobiliare deve essere pronto a raccogliere la sfida”. Per il prossimo futuro ci aspettiamo un rallentamento del mercato dovuto all’aumento sia dei tassi d’interesse che dei costi di ristrutturazione. Soprattutto per la fascia più bassa e gli immobili da rimodernare avremo dei cali di prezzo e di transazioni significativi.

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