Dal 22 al 27 ottobre la 14esima edizione della rassegna internazionale
A Napoli e in provincia opere dedicate a cinematografie lontane e insolite dalla Biennale di Venezia e quest’anno da tre altri festival internazionali il festival esplora i nuovi linguaggi visivi
Uno sguardo molteplice sulla realtà: per la sua 14esima edizione “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” va oltre i suoi naturali confini ed esalta la mission di valorizzare l’immaginario filmico contemporaneo esplorando le tematiche che ci circondano a ogni latitudine, a livello globale.
Dal 22 al 27 ottobre 2024 la rassegna ideata e diretta da Antonella Di Nocera ospita in dieci sale di Napoli e della provincia quaranta proiezioni, alcune delle quali in anteprima campana e nazionale, aperte a tutti.
La rassegna è realizzata da Parallelo 41 Produzioni con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania e Film Commission Regione Campania, con il patrocino del Comune di Napoli e con una rete di partner sul territorio: l’Accademia di Belle Arti e gli Istituti di cultura (Institut Français, Goethe Institut, Istituto Confucio e Istituto Cervantes), le associazioni di cultura cinematografica.
Grazie alla programmazione collegata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, (con particolare attenzione alle sezioni Orizzonti, Giornate degli Autori e Settimana Internazionale della Critica), il festival si propone quindi ancora una volta come alternativa all’industria culturale mainstream.
“Quattordici edizioni sono tante. Molte cose sono cambiate negli ultimi anni nella distribuzione e talvolta rendono più complicata la sfida per un festival indipendente, che tuttavia si consolida come quel ponte che traghetta in città i film sulla contemporaneità, capaci di destare un dibattito e di creare momenti di connessione unici e straordinari di respiro internazionale”, afferma Antonella Di Nocera.
La manifestazione ha una doppia partenza martedì 22 ottobre con quattro proiezioni nel centro cittadino tra Modernissimo e Sala Assoli che assieme all’Istituto Francese diventano la nuova casa diffusa della rassegna, in sostituzione del cinema Astra che ne è stato il quartier generale da sempre.
Alle ore 17 al Modernissimo sarà proiettata la versione restaurata di “Model” del 95enne documentarista statunitense Frederick Wiseman, di cui il pubblico potrà vedere un videomessaggio dedicato a Napoli e alle 19 il film norvegese LOVE dal concorso principale di Venezia 81.
Nella stessa sera si terrà un raccolto Omaggio a Gaetano Di Vaio in Sala Assoli con partecipazione di tanti amici e colleghi.
Il giorno dopo lo spazio teatrale dei Quartieri Spagnoli parlerà orientale con la proiezione di “Don’t Cry, Butterfly” e di “Mistress Dispeller” e si concentrerà sulle storie di Luigi Nono e dell’icona queer Peaches nel programma dedicato alla musica il 27 ottobre.
Tra i tanti altri momenti significativi della rassegna va segnalata, mercoledì 23 ottobre al Modernissimo, l’anteprima del film “Luce”, dopo la partecipazione ai festival di Locarno e Roma.
A Palazzo Grenoble, nella Salle Dumas dell’Istituto Francese, spetta la più alta concentrazione di registi ospiti in sala di tutta la rassegna, a dimostrazione di un impegno fuori dall’ordinario, e di una lunga e consolidata collaborazione con il Consolato. Proprio venerdi 25 ottobre la Console generale di Francia Lise Moutoumalaya consegnerà ad Antonella Di Nocera l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle lettere della Repubblica di Francia prima della proiezione del film “Hors du Temps” di Olivier Assayas, film introdotto da Carlo Chatrian, direttore del Museo del cinema di Torino.
La novità di quest’anno è che il concetto di “esteso” si applicherà non solo alle cinematografie e ai territori dove si svolge la rassegna, ma anche ai festival da cui sono attinti i film. Per la prima volta, infatti, appare la sezione “PLUS”, con una piccola selezione di opere dai maggiori festival internazionali come IDFA di Amsterdam, Berlinale e Locarno Film Festival. Una preziosa occasione per il pubblico di “Venezia a Napoli”.
I luoghi del festival esteso saranno la Sala Assoli, l’Istituto Francese, il Modernissimo, La Perla, Pierrot, Vittoria e fuori la città Magic Vision (Casalnuovo), Partenio (Avellino), Ricciardi (Capua) e Vittoria (Aversa).
Costante della rassegna resta l’impegno per i giovani e il lavoro di squadra che rende unica la manifestazione realizzata con le sole risorse pubbliche, rendendo il fattore umano un plus fondamentale. Oltre al prezioso team di donne che cura la rassegna dalle giornate veneziane fino all’ultima foto scattata in sala, è importante sottolineare l’impegno di giovani volontari e stagisti.
Inoltre ai giovani sono destinate le mattinate organizzate in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e per le scuole superiori in tre sale cittadine in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Campania. Qui si vedranno i classici restaurati come “La notte” ed “Ecce bombo” (premiato a Venezia come miglior restauro).
“Penso che Napoli abbia bisogno di svestirsi del ruolo di vetrina agli occhi del mondo, dove fa notizia che turisti, più o meno glamour, vengono a specchiarsi. Quello che mi interessa invece è la creazione di una osmosi, a volte complessa, ma sempre emozionante, tra gli autori che ospitiamo con i film e il pubblico, spesso fatto di giovani, come spero anche quest’anno, che partecipa. Questo delle connessioni è il terreno sorprendente e fecondo dove ci si forma, trovando a volte quelle scintille che la vita ordinaria non crea, anche se siamo immersi nei social. È quello che faremmo tutto l’anno se avessimo costruito un luogo deputato alla cultura del cinema. Ma non molliamo, facciamo casa dove è possibile con l’abbraccio del cinema”, continua l’ideatrice di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso”.
Come ogni anno il festival avrà una serie di ospiti nazionali e internazionali che arricchiranno le proiezioni con le loro testimonianze: presenti in sala i registi italiani Guido Lombardi, Antonietta De Lillo, Milad Tangshir, Ciro De Caro, Manuela Pellarin, il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Carlo Chatrian e Silvia Luzi con Luca Bellino e l’attrice Marianna Fontana; tra i registi stranieri l’armena Zara Jian parlerà della libertà umana nel suo Paese; la tunisina Hind Meddeb ricorderà il colpo di Stato in Sudan nel 2019, la macedone Kumjana Novakova evocherà le violenze sessuali durante la guerra nell’ex Jugoslavia, Anne-Sophie Bailly affronterà il tema della disabilità in Francia, il britannico Jethro Massey si soffermerà sul peso dei traumi e delle rotture nelle storie sentimentali, il rumeno Bogdan Muresanu porterà la propria testimonianza sulla caduta del regime di Ceausescu nel 1989, tutti in sala.
In video invece arriveranno i saluti dell’iraniano Nader Saeivar che parlerà dello stato di Polizia presente nel suo Paese; la cinese Elizabeth Lo racconterà le relazioni sentimentali nella Cina contemporanea, Marianna Brennard si soffermerà sull’oppressione della famiglia e delle donne della comunità sull’isola di Marajó nella foresta amazzonica e Lav Diaz racconterà gli orrori della guerra nelle Filippine.