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Un giardino come una giungla e covo di insetti che ‘mangiano vivi’ i bambini

AttualitàUn giardino come una giungla e covo di insetti che ‘mangiano vivi’ i bambini

A Ponticelli la scuola “Nuova” che tale non è. L’allarme lanciato dai genitori: “Sicurezza zero e istituto assaltato da ladri e balordi che violano la sacralità dei nostri figli”.

Si chiama Scuola dell’Infanzia “Nuova”. Eppure il nome stride con le reali condizioni in cui versa l’istituto di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli. Perché se è vero che, da tempo immemore, le periferie sono caratterizzate dall’incuria e del degrado, qui si è andati ben oltre. La scuola più che nuova sembra essere un luogo abbandonato da anni, sembra una di quelle location utilizzate per gli horror-movie.

Non è solo una questione d’immagine ma anche e soprattutto, come raccontano i genitori degli alunni, di sicurezza per i bambini. Le aree verdi che circondano l‘istituto di via Alfani, trascurate e mal curate, col tempo hanno preso il sopravento in maniera selvaggia tramutandosi in una sorta di giungla. Gli insetti così proliferano e i bambini vengono continuamenti punti sul corpo.

«Dopo la ripresa delle attività scolastiche, abbiamo notato un significativo aumento dell’erba alta e incolta nelle aree verdi circostanti l’istituto» -spiega una madre – «creando un aspetto poco curato e poco gradevole per i bambini. Mi preme sottolineare che un ambiente non curato e mal tenuto sta rappresentando un pericolo per la sicurezza dei nostri figli, in quanto l’erba alta può nascondere oggetti pericolosi e/o favorire la proliferazione di insetti e animali indesiderati»

Non solo erba alta ed insetti. Per i genitori è la si sicurezza generale ad essere carente soprattutto in termini di vigilanza.

«L’istituto è sprovvisto di guardiania e vigilanza» – prosegue la donna- «e così sono continui i subire furti all’interno della scuola da parte d’individui loschi che portano via beni primari per i bambini e violando i loro luoghi ‘sacri’.»

Il futuro dei ragazzi delle periferie non è segnato, può prendere strade corrette se gliele prepariamo, se gli diamo scuole degne.

Fabio De Rienzo

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