Lo rivela il New York Times citando fonti Usa e ucraine
Roma, 10 nov. (askanews) – L’esercito russo ha radunato una forza di 50.000 soldati, tra cui militari nordcoreani, mentre si prepara a iniziare un assalto mirato a riprendere il territorio occupato dall’Ucraina nella regione russa di Kursk. Lo scrive il New York Times, citando funzionari statunitensi e ucraini.
Le ultime stime Usa concludono che la Russia ha radunato la forza senza dover ritirare i soldati dall’est dell’Ucraina, la sua principale priorità sul campo di battaglia, consentendo a Mosca di premere su più fronti contemporaneamente.
Le truppe russe hanno riconquistato parte del territorio che l’Ucraina ha catturato a Kursk quest’anno. Hanno attaccato le posizioni ucraine con attacchi missilistici e fuoco di artiglieria, ma non hanno ancora iniziato un assalto importante in quella zona, hanno affermato funzionari statunitensi. Fonti ucraine affermano di prevedere un attacco del genere che coinvolga le truppe nordcoreane nei prossimi giorni. Per ora, i nordcoreani si stanno addestrando con le forze russe nella parte più occidentale di Kursk.
L’offensiva russo-nordcoreana incombe mentre il presidente eletto Donald Trump si prepara a rientrare in carica con l’obiettivo dichiarato di porre fine rapidamente alla guerra. Trump non ha dato molti dettagli su come risolverebbe il conflitto, ma il vicepresidente eletto JD Vance ha delineato un piano che consentirebbe alla Russia di mantenere il territorio che ha conquistato in Ucraina.
Fonti militari e dell’intelligence degli Stati Uniti sono diventate più pessimiste sulle prospettive generali dell’Ucraina, notando che la Russia ha costantemente guadagnato terreno, sia a Kursk che nell’Ucraina orientale. Le stesse fonti citate dal New York Times affermano che le battute d’arresto sono in parte il risultato dell’incapacità dell’Ucraina di risolvere carenze critiche nella forza delle truppe.
Il presidente Biden ha sostenuto profondamente l’Ucraina, spingendo il Congresso ad approvare miliardi di dollari in aiuti e facendo in modo che l’esercito e le agenzie di spionaggio degli Stati Uniti forniscano informazioni critiche per aiutare Kiev a combattere la guerra.