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Ucraina, ancora bombe su regione Zaporizhzhia, ucciso neonato

AttualitàUcraina, ancora bombe su regione Zaporizhzhia, ucciso neonato

Zelensky: Russia “continua a combattere contro i civili” ucraini

Milano, 23 nov. (askanews) – Un attacco missilistico russo nella città di Vilniansk, ha ucciso un neonato e fa parte di quella che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha oggi definito la strategia della Russia che “continua a combattere contro i civili” ucraini. Il piccolo era venuto alla luce due giorni fa.

A seguito dei bombardamenti russi, sono stati estratti dalle macerie la madre e un medico. “Vilniansk, regione di Zaporizhzhia. Di notte, gli occupanti (i russi, ndr) hanno colpito il reparto maternità dell’ospedale locale con razzi S300: due persone sono rimaste ferite, sono medici. Un medico è in gravi condizioni”, è stato detto dall’ufficio del presidente ucraino.

Quanto accaduto nella città di Vilniansk si aggiunge al raccapricciante tributo subito da ospedali e altre strutture mediche – e dai loro pazienti e personale – nell’invasione russa che questa settimana entra nel suo decimo mese. Sono stati sulla linea del fuoco fin dall’inizio, incluso un attacco aereo del 9 marzo che ha distrutto un ospedale neonatale nella città portuale ucraina di Mariupol.

Rappresenta inoltre la dimostrazione del pericolo che si corre, con bombardamenti ormai quotidiani sulla regione che ospita la più grande centrale nucleare in Europa. L’impianto di Zaporizhzhia, che la Russia ha sequestrato poco dopo la sua invasione, è stato nuovamente scosso dai bombardamenti nel fine settimana, portando a nuove richieste da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica per una zona di protezione per prevenire un disastro nucleare.

Oggi il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ha incontrato a Istanbul una delegazione russa guidata dal direttore generale di Rosatom, Alexey Likhachev, per consultazioni sugli aspetti operativi relativi alla sicurezza presso la centrale nucleare Zaporizhzhia in Ucraina e sulla creazione urgente di una zona di protezione e sicurezza nucleare.

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