Mar 13 Maggio 2025

Tg Sanità, l’edizione di lunedì 21 aprile 2025

SANITA'Tg Sanità, l’edizione di lunedì 21 aprile 2025

LISTE ATTESA. SCHILLACI: PIATTAFORMA FUNZIONA, NEL LAZIO 9 GIORNI PER PRESTAZIONI

Le liste di attesa “sono un problema annoso. Il decreto legge è già pienamente attuativo e la piattaforma nazionale di Agenas per monitorare i tempi delle liste di attesa funziona, le Regioni un pò a macchia di leopardo stanno mandando i dati. È un sistema nuovo, ma la notizia importante è che le regioni che stanno rispettando la legge stanno già ottenendo risultati importanti: nel Lazio, per esempio, il tempo medio per una prestazione è passato dai 42 giorni del 2023 ai 9 giorni di quest’anno”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla trasmissione televisiva Omnibus in onda su La7. “Ora stiamo analizzando i dati Regione per Regione e prestazione per prestazione- ha proseguito- ma è molto importante avere una piattaforma nazionale che ci permette di sapere cosa manca e dove manca per intervenire. Finalmente c’è una legge organica che richiama tutti alle proprie responsabilità”.

PAPA. ANDREONI (SIMIT): SARÀ LUNGA CONVALESCENZA, IN QUESTI GIORNI TROPPA ESPOSIZIONE

“Certamente quella di Papa Francesco sarà una lunga convalescenza”. Ha risposto così Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e professore emerito presso l’Università Tor Vergata di Roma, interpellato dalla Dire sulle condizioni di salute di Papa Francesco. “Ci dobbiamo aspettare che servirà ancora un buon numero di settimane prima di rivederlo nel massimo della sua attività e anche nel recupero completo della voce”, ha aggiunto l’esperto. Il Santo Padre, intanto, ha ripreso in parte le sue attività. Ma è opportuno che incontri molte persone? “Si sta esponendo forse un po’ troppo alle diverse attività- ha risposto Andreoni alla Dire- in questi giorni lo vediamo spesso in televisione accogliere persone e questo effettivamente preoccupa, perché la convalescenza più è tranquilla e meglio è”.

HIV. IN ITALIA OLTRE 2.300 NUOVE DIAGNOSI NEL 2023. ESPERTI: LOTTA PROCEDE LENTA

“La lotta all’Hiv procede troppo lenta e non sta dando i risultati sperati, quelli che dovrebbero garantire la fine dell’epidemia entro il 2030, come stabilito dalle Nazioni Unite. Nonostante i progressi della ricerca scientifica e delle terapie antiretrovirali, la mancanza di informazione, la scarsa diffusione della PrEP, lo stigma persistente e il silenzio che ancora avvolge l’Hiv impediscono la diminuzione del numero di nuove infezioni. Gli ultimi dati italiani indicano che nel 2023 sono state registrate ancora oltre 2.300 nuove diagnosi, di cui il 60% avvenute quando il sistema immunitario è già compromesso”. Le strategie per rendere nuovamente centrale il tema dell’infezione da Hiv nell’agenda politica e sanitaria italiana e rilanciare l’azione pubblica per contrastarne la diffusione sono state al centro di ‘Hiv summit’, l’evento che si è svolto la settimana scorsa a Roma e che ha coinvolto istituzioni, decisori politici, esperti del mondo medico-scientifico e rappresentanti delle associazioni.

TUMORI. ‘CRACKING CANCER 2025’, PINTO: TECNOLOGIA FONDAMENTALE PER ACCESSO A PRESTAZIONI

“Le grandi piattaforme su cui gestire l’innovazione, che vanno dalla biologia molecolare all’imaging, sono uno strumento importante per l’accesso a prestazioni innovative e soprattutto per la razionalizzazione delle risorse”. Così nel corso di un’intervista Carmine Pinto, direttore scientifico della 7a edizione del ‘Cracking Cancer 2025’, il Forum che si è svolto il 15 e 16 aprile a Bologna, presso il Royal Hotel Carlton. “Il bilancio di crescita per le reti oncologiche è molto positivo- ha commentato Pinto- Abbiamo condiviso il passaggio da spesa a investimento, cioè di quanto la rete diventa un investimento per il controllo e per la governance di tutto quello che avviene nell’ambito delle prestazioni e della gestione del paziente oncologico. Infine, abbiamo condiviso anche quanto la ricerca debba rientrare nell’organizzazione di rete- ha concluso- e quello che deve essere il rapporto con i media”.

CARTABELLOTTA (FONDAZIONE GIMBE): DIRITTO A SALUTE OGGI È EVANESCENTE

I principi su cui si basa la legge di istituzione del servizio sanitario nazionale “sono stati completamente traditi”. E oggi il diritto alla salute “finisce per essere evanescente”. È la nuova denuncia del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, intervenuto a Bologna all’edizione 2025 del forum Cracking Cancer. Oggi i Lea in Italia “sono esigibili solo sulla carta- ha detto Cartabellotta- c’è un aumento della spesa privata e ci sono disuguaglianze e iniquità nell’accesso alle cure e ai farmaci da parte dei cittadini”. Dal 2010 al 2019, ha continuato il presidente, “abbiamo avuto un lungo periodo di definanziamento della sanità, da parte di tutti i Governi. Quindi nessuno è innocente. C’è poi stato un grande salto durante la pandemia, ma le risorse sono state utilizzate soprattutto per gestire l’emergenza e non per interventi strutturali. E oggi si è tornati a una situazione pre-Covid”.
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