LO SCIOPERO PARALIZZA LE GRANDI CITTÀ, SALVINI: “SCONCERTANTE”
Grandi città paralizzate con un’adesione media del 90% e punte fino al 100%. Per i sindacati “grande riuscita” dello sciopero del trasporto pubblico locale, indetto per il rinnovo del contratto e per chiedere maggiore sicurezza. In piazza a Roma il leader Cgil, Maurizo Landini, secondo il quale le risorse stanziate in manovra “sono totalmente insufficienti”. A fianco dei lavoratori anche la segretaria Pd Elly Schlein. I tagli del governo “sono inaccettabili”, tuona. Il ministro Matteo Salvini si dice “sconcertato” da una “mobilitazione selvaggia”. Intanto il suo vice, Edoardo Rixi, incontra i sindacati e annuncia per martedì un tavolo con tutti i soggetti coinvolti.
MELONI: “MUSK INTERLOCUTORE, HA FATTO COSE STRAORDINARIE”
“Elon Musk ha fatto cose straordinarie, penso che debba e possa essere un interlocutore con cui confrontarsi”. A dirlo è la premier Giorgia Meloni commentando l’impegno del miliardario nella vittoria di Trump alle presidenziali Usa. Nel punto stampa a Budapest, dove si trova per la riunione del Consiglio europeo, Meloni parla anche dell’obiettivo di portare la spesa per la difesa al 2% del Pil, come richiesto dalla Nato: “È una scelta strategica che condivido ma l’Europa deve aiutare gli Stati membri a trovare le risorse”. Infine, sulla guerra in Ucraina, per la premier “si va verso uno scenario di pace perché gli ucraini hanno avuto un coraggio straordinario e perché l’Occidente li ha sostenuti”.
DRAGHI: “L’UE DOVRÀ RINEGOZIARE CON TRUMP”
“Trump darà impulso nei settori innovativi e proteggerà molto le industrie tradizionali, che sono quelle dove noi esportiamo di più negli Stati Uniti”. A dirlo Mario Draghi arrivando al vertice Ue informale di Budapest e spiegando che è su quel fronte che l’Europa “dovrà negoziare con l’alleato americano in modo da proteggere anche i nostri produttori”. Quanto alla possibilità di aumentare la spesa per la Difesa, l’ex presidente della Bce osserva: “È possibile spendere il 2% del Pil rispettando il Patto di stabilità? Bisognerà prendere tutta una serie di decisioni” senza andare in ordine sparso perchè “siamo troppo piccoli” e “non si va da nessuna parte”.
MATTARELLA IN CINA: “MULTILATERALISMO CON REGOLE CERTE”
Il multilateralismo deve fondarsi “su regole certe, condivise, vincolanti”. Su tutte, “la norma che vieta l’uso o la minaccia della forza nei rapporti tra gli Stati”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo al Forum culturale Italia-Cina dopo l’incontro con il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping. Mattarella sarà in missione fino al 12 Novembre, un ritorno a Pechino dopo la visita del 2017. Invita a non cedere “alle tentazioni di anacronistici blocchi contrapposti” e definisce “eccellenti” le relazioni bilaterali Roma-Pechino. Xi Jinping lo saluta come “vecchio amico del popolo cinese” e suo “buon amico”. Dieci gli Accordi e i Memorandum firmati alla presenza dei due presidenti.
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