Sab 26 Aprile 2025

Sud Sudan, agli arresti il vicepresidente Machar: l’allarme dell’Onu

MONDOSud Sudan, agli arresti il vicepresidente Machar: l’allarme dell’Onu

ROMA – Riek Machar, vicepresidente del Sud Sudan e storico rivale del capo dello Stato Salva Kiir, è stato posto agli arresti domiciliari a Juba nella serata di ieri: lo ha confermato il suo partito, in una nota. Il provvedimento, che sarebbe stato eseguito dalla divisione Tigre dei servizi segreti d’intesa con i comandi dell’esercito, accresce i rischi di nuove tensioni e violenze in un Paese uscito solo nel 2018 da un conflitto civile. Machar è stato arrestato insieme con il figlio. Il vicepresidente guida il Movimento di liberazione popolare del Sudan all’opposizione (Splm-Io). Nel 2018 era stato firmatario dell’intesa con Kiir che aveva posto fine ai combattimenti deflagrati nel 2013, due anni dopo l’indipendenza di Juba da Khartoum. Preoccupazione per l’arresto di Machar è stata espressa ieri sera anche da Nicholas Haysom, capo di Unmiss, la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite in Sud Sudan. Secondo il responsabile, “i dirigenti si trovano di fronte alla scelta se portare il Paese alla pace, alla ripresa e alla democrazia o rischiare invece di tornare a un conflitto diffuso”.

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