ROMA – Dopo due anni di tagli “lacrime e sangue” che hanno colpito le classi più deboli, lo Sri Lanka può avviarsi lungo “un sentiero di crescita con inclinazione sostenibile”, puntando su energia, infrastrutture e turismo anche grazie agli investimenti italiani: questa la lettura di Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa e analista.
Si parte dalla nuova presidenza di Anura Kumara Dissanayake, esponente dell’alleanza socialista Potere nazionale del popolo, eletto alla massima carica il 22 settembre.
La prospettiva dell’analisi è anzitutto economica. “Il presidente Anura Kumara Dissanayake conquista lo Sri Lanka dopo una cura ‘lacrime e sangue’ di quasi due anni da parte una sorta di esecutivo tecnico che ha consentito al Paese di rimettersi in piedi” sottolinea l’analista. “Ora però sarà necessario creare un sentiero di crescita con ‘inclinazione sostenibile’, per un Paese ancora convalescente, con una riduzione dell’austerità sulle classi più deboli e contemporaneamente un’attrazione degli investimenti esteri”.
Secondo Bevilacqua, “anche l’Italia potrebbe giocare il suo ruolo, dal settore dell’energia a quello della ricezione turistica di alta gamma fino alle infrastrutture portuali”.
L’articolo “Sri Lanka in una nuova fase, l’Italia investa”: i consigli dell’esperto proviene da Agenzia Dire.
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