ROMA – Prevenire e contrastare il bullismo, gli stereotipi e la violenza di genere tra gli adolescenti a scuola, veicolando i valori dello sport. È questo l’obiettivo del progetto ‘Alleniamoci al rispetto’, promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per il tramite del Dipartimento per lo Sport, realizzato da Sport e Salute e presentato oggi a Roma presso il Circolo del Tennis del Foro Italico.Destinata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, l’iniziativa è stata illustrata dallo stesso Abodi, dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dalla sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, e dal presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inviato un videomessaggio destinato.
PARTE LA SPERIMENTAZIONE PER 10MILA STUDENTI
A tenere a battesimo ‘Alleniamoci al Rispetto’, in qualità di testimonial del progetto, sono stati la pugile Angela Carini, il judoka Pino Maddaloni ed i kickboxer Armen e Giorgio Petrosyan ed Elena Pantaleo. A rivestire il ruolo centrale dell’iniziativa sarà infatti lo sport, e in particolar modo le arti marziali che, in un’età come quella adolescenziale, permettono di veicolare valori educativi importanti attraverso un linguaggio performante in relazione al target di riferimento. L’edizione 2025 del progetto sarà ‘sperimentale’ e coinvolgerà 10mila studenti di 500 classi delle scuole secondarie di secondo grado di Milano, Roma, Napoli e Palermo.
CORSI GRATUITI A SCUOLA
Il progetto ‘Alleniamoci al rispetto’ si svilupperà attraverso l’organizzazione di corsi gratuiti multisportivi svolti in orario curriculare ed extracurriculare, all’interno delle palestre scolastiche e in collaborazione con le Federazioni sportive nazionali, con particolare riferimento a quelle dell’ambito delle arti marziali, laboratori e incontri nelle scuole, rivolti a studenti e insegnanti con il coinvolgimento di esperti e di testimonial sportivi specialmente di discipline da combattimento, webinar informativi e di sensibilizzazione rivolti a insegnanti, tecnici e famiglie, anche con la partecipazione di psicologi e dei membri del team ‘Sport e Salute Illumina’.’Alleniamoci al rispetto’ rientra nell’ambito del piano di interventi ‘Scuola Attiva’ realizzato da Sport e Salute anche grazie alla collaborazione del ministero dell’Istruzione e del Merito, e che già quest’anno sta coinvolgendo oltre 2milioni e 300mila studenti di 12mila scuole primarie e secondarie di 4.200 comuni in tutta Italia.
SIRACUSANO: “UN BAMBINO SU 5 VITTIMA DI BULLISMO”
“Il significato di questa iniziativa è molto profondo. Il progetto consiste nel prevedere corsi di sport da combattimento, di arti marziali e di difesa personale all’interno delle scuole. Sappiamo che il valore dello sport è straordinario e il valore di questi sport nell’ambito del progetto di contrasto, ovvero degli strumenti utili a contrastare la violenza di genere e il bullismo, è straordinariamente efficace”. Lo ha spiegato all’agenzia Dire la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, a margine della presentazione del progetto ‘Alleniamoci al Rispetto’. Ospitato presso il Circolo del Tennis del Foro Italico e promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per il tramite del Dipartimento per lo Sport e realizzato da Sport e Salute, il progetto è volto a prevenire e contrastare il bullismo, gli stereotipi e la violenza di genere tra gli adolescenti a scuola.
“Attraverso il lancio di questo progetto- ha proseguito- vogliamo diffondere la cultura della sensibilizzazione per le nuove generazioni al rispetto verso l’altro, verso il compagno, verso l’avversario. Il nemico non è l’avversario ma sono i limiti della vita, le difficoltà personali che possono essere superate- E’ importantissimo che questo progetto parta dalle scuole- ha poi evidenziato la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento- perché è proprio lì che vi sono già numeri allarmanti. Ad esempio, per quanto riguarda il bullismo, in alcune fasce di età si parla di un bambino su cinque bullizzato giornalmente”.”Per esperienza personale- ha concluso Siracusano- so che queste discipline insegnano tanto e, soprattutto, insegnano ad avere la capacità e la forza di comprendere quali siano i tuoi strumenti, fisici e psicologici, per potersi difendere e per poter affrontare davvero le difficoltà che si incontrano quotidianamente. Per i ragazzi, quindi, è davvero molto importante”.
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