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Schmidt (ex Ceo di Google): l’AI farà aumentare produttività e reddito

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La tesi esposta al premier laburista britannico Starmer

Roma, 14 ott. (askanews) – L’intelligenza artificiale sarà un pericolo per i lavoratori? Secondo Eric Schmidt, le cose non dovrebbero andare così. L’ex Ceo di Google lo ha detto all’International Investment Summit a Londra, parlandone con un interlocutore d’eccellenza, il premier britannico Keir Starmer, primo capo di governo del partito laburista da 15 anni a questa parte. Particolarmente attento alle istanze della “working class”.”La mia risposta, che è la risposta più speranzosa, è che lavoreremo con questa intelligenza aliena – non per spaventarvi – e che questa ci renderà più intelligenti ed efficaci come esseri umani, e che il mondo diventerà più efficiente. Non posso provarlo, ma la mia opinione è che ognuno di noi diventerà almeno due volte più produttivo”.Come nel passato, è la scommessa di Schmidt, l’aumento di produttività finirebbe col ripercuotersi positivamente a cascata su tutta l’economia e la società: “La conseguenza di tutto questo è un’enorme ondata di investimenti che andrà a beneficio di ogni singolo settore rendendolo più efficiente e più di successo. Cosa succede agli esseri umani? In questo scenario i loro redditi aumentano, non diminuiscono. Questo è il punto importante”.Gli investimenti nel settore dell’AI al summit londinese si annunciano miliardari, come quelli nel campo delle energie pulite, che hanno raccolto quasi 29 miliardi di euro.Starmer da parte sua ha cercato di mostrarsi abbastanza pro-business, un equilibrio difficile per un premier votato massicciamente lo scorso luglio dopo una serie consecutiva di cinque governi conservatori ma la cui popolarità in meno di quattro mesi è crollata. E ha promesso una regolamentazione delle nuove tecnologie che sia amica delle imprese: “Tutti sanno che la regolamentazione deve essere snellita e resa adeguata agli obiettivi. Ma ancora una volta, i politici spesso dicono che è ‘troppo pericoloso da affrontare’, mettiamolo nella casella ‘troppo difficile’. Penso che sia il momento di cogliere assolutamente questi aspetti, per creare un ambiente che permetta agli investitori di investire”.

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