BOLOGNA – Bollette del gas alte, altissime. Tanto che da più parti si parla già del prossimo inverno come dell’inverno più caro di sempre. Ma vediamo perchè. Stando alle analisi degli esperti, le previsioni sulla bolletta del gas sarebbero significativamente più alte rispetto al periodo della crisi dei prezzi del gas (il terribile inverno 2022-2023 quando a causa dello scoppio della guerra in Ucraina e i prezzi del gas si impennarono) e anche rispetto al periodo pre-crisi. Tanto per fare un esempio, a Milano la bolletta del gas di una casa di 70 metri quadrati (riscaldare, gas per cucinare e per scaldare acqua) in classe energetica G (che riguarda il 30% delle case) potrebbe costare ben 1.403 euro in più per periodo fino a marzo. Un bel salasso, che segna un 20% in più rispetto all’annata 2022-2023 e addirittura il 68% rispetto al periodo precedente. Chi ha un edificio con una classe energetica migliore, potrebbe avere aumenti più contenuti.
Le stime degli aumenti sono state elaborate da ‘Ecco’, il think tank italiano per il clima. Tra le ragioni che porteranno questi aumenti di prezzo ci sono l’incremento del prezzo del gas (che costa 50 euro al megawattora, secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence) a causa della situazione non risolta di conflitti internazionali. Non solo Russia e Ucraina, ma anche il Medio Oriente. Il grande timore è che, a catena, l’aumento delle bollette del gas influisca anche sull’aumento di quelle dell’energia elettrica.
A Roma, sempre per una casa di 70 metri quadrati, l’aumento rispetto all’inverno 2022-2023 è previsto di 430 euro, mentre a Palermo l’incremento sarà più lieve e varierà tra 50 e 210 euro. Ma se la casa è più grande (110 metri) allora anche i palermitani spenderanno 420 euro in più rispetto al periodo pre-crisi.
Nei primi giorni di dicembre l’Arera ha inoltre segnalato un ulteriore aumento prezzo del gas per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità. Per il mese di novembre 2024, comunica l’Autorità per l’energia, il prezzo di riferimento è pari a 122,15 centesimi di euro per metro cubo, in aumento del 4,6 per cento rispetto al mese di ottobre, quando il prezzo era già salito di oltre il 5 per cento. La variazione, ha sottolineato Arera, è dovuta all’aumento dei prezzi all’ingrosso, che incide sulla spesa per materia prima.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it