Aveva detto che sarebbe stato bene accolto in Italia dopo mandato cattura CPI
Milano, 22 nov. (askanews) – “Troveremo una sintesi, il problema è a livello internazionale”: Matteo Salvini torna sulle sue dichiarazioni e nello spazio fra l’assemblea dell’Anci a Torino e gli Stati Generali sulla Sanità organizzati dalla Lega a Milano, fa una parziale marcia indietro. Se all’ombra della Mole aveva assicurato che Benjamin Netanyahu è benvenuto in Italia nonostante il mandato di cattura spiccato ieri dalla Corte Penale Internazionale, sotto la Madonnina si mostra più prudente.A chi gli ricorda che il ministro della Difesa Crosetto ha detto che la CPI va rispettata, dice “ringrazio Giorgia Meloni e il governo italiano che sta cercando di portare pace ed equilibrio. Conto che la vittoria di Trump da questo punto di vista sia salvifica per l’Occidente, alcune uscite non mi sembra che avvicinino né la pace, né l’equilibrio”. A chi gli chiede se pensa che l’Italia dovrebbe applicare quel mandato di cattura se Netanyahu venisse, si limita a dire “da imputato. ho i miei problemi col mio processo. Ritengo che Israele vada difeso e abbia il diritto di difendersi”. E a chi gli ricorda che il ministro degli Esteri Tajani ha detto “la linea della politica estera la detta Meloni”, risponde: “sì infatti io sono convinto che si troverà una sintesi”.