(Adnkronos) – Manifestanti pro Palestina di nuovo in corteo a Roma per chiedere lo stop ai bombardamenti su Gaza. In cinquemila sono arrivati a piazza Vittorio, ultima tappa del corteo autorizzato per oggi 12 ottobre nella Capitale.
“Siamo tutti antisionisti” il coro dai megafoni in strada. “Vergogna pupazzi” quello intonato dai manifestanti al passaggio su viale Aventino e indirizzato alla Fao, per aver tolto tutte le bandiere degli Stati, solitamente esposte sulle aste sopra la cancellate. All’angolo con viale delle Terme di Caracalla, infatti, alcuni attivisti avevano recentemente strappato la bandiera israeliana dalla sede che ospita l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura nella Capitale. “Hanno tolto le bandiere. Ma non importa. Noi alla luce del sole alziamo quelle palestinesi”, gridano gli attivisti.
Dal furgone che guida il corteo verso piazza Vittorio, gli organizzatori della manifestazione scandiscono: “Levate le bandiere della pace. Noi non vogliamo la pace, vogliamo la libertà. Non vogliamo stringere le mani a Israele”.
Il corteo pro Palestina raggiunge via Merulana al coro di “Ora e sempre resistenza”. Sfilano, accanto alle bandiere palestinesi quella del Libano e della pace. “Intifada fino alla vittoria – risuona dal megafono – Israele sionista, Israele fascista, Stato terrorista”. Ad attendere i manifestanti anche l’Anpi.
Su uno dei cartelli esposti al corteo, arrivato nel frattempo a piazza Vittorio, è scritto: “Con Hamas fino alla vittoria”. Mentre i manifestanti intonano il coro “Sionisti peggio dei nazisti”, in un altro cartello, retto da un uomo con la bandiera della pace sulle spalle, si legge: “Avete superato i nazisti. Fosse Ardeatine: 10 per ogni ucciso a via Rasella. Gaza: 35 per ogni ucciso il 7 ottobre”.
Corteo di 1.500 manifestanti pro Palestina anche a Milano, al grido di “Palestina Libera. Israele fascista, Stato terrorista”. Esposti anche diversi striscioni, tra i quali “Contro NATO e sionismo”, “Con la resistenza palestinese al fianco dei popoli che lottano”.
“Siamo contro questo governo che sta inviando armi a questi assassini, fai un passo avanti signora Meloni. Non ci serve più giustizia, vogliamo vendetta”, le parole di una donna palestinese in Italia, dette mentre il corteo giungeva in zona stazione Centrale.