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##Regionali Lombardia, candidati sotto esame su Irap e autonomia

Attualità##Regionali Lombardia, candidati sotto esame su Irap e autonomia

Moratti, Majorino e Fontana (separati) per un’ora da Confcommercio

Milano, 20 gen. (askanews) – Più che un confronto separato in successione, come quello andato in scena dieci giorni fa, è sembrato quasi un esame l’incontro a porte chiuse che i candidati alla presidenza della Regione Lombardia hanno avuto con i vertici regionali di Confcommercio. Un faccia a faccia di un’ora ciascuno durante il quale Letizia Moratti, Pierfrancesco Majorino e Attilio Fontana hanno presentato a turno, senza mai incrociarsi, il proprio programma, preso appunti e risposto alle domande dei 55 delegati dell’associazione che rappresenta il mondo del terziario di mercato.

A fare gli onori di casa è stato Carlo Sangalli, che da esperto frequentatore dei palazzi della politica non si è perso in richieste generiche ed è andato subito al sodo: “Crediamo sia importante valutare la possibilità di ridurre l’Irap per le imprese che hanno welfare aziendali in grado di coprire le spese sanitarie dei dipendenti”. Un riferimento all’imposta sulle attività produttive il cui gettito entra quasi interamente nelle casse regionali. I commercianti lombardi hanno inoltre manifestato sensibilità al tema dell’autonomia, che “dovrebbe tradursi soprattutto in un fisco più leggero”, anche se per l’ex deputato democristiano “va tenuto presente il contesto degli interessi generali del Paese”.

La prima a sottoporsi al test è Moratti, candidata civica e del terzo polo, che se l’è cavata promettendo “un occhio di riguardo” per il mondo del terziario e un impegno a valutare la compatibilità della proposta fiscale dei commercianti con il quadro economico della Regione. Quanto all’autonomia per l’ex sindaco di Milano ce ne sarebbe bisogno, ma la proposta alla quale sta lavorando il governo a suo parere “va rivista”. Majorino, in corsa per centrosinistra e M5s, invece ha rilanciato: “Ritengo che le startup innovative, per i primi tre anni, debbano essere esentate dal pagamento dell’Irap perché abbiamo bisogno di sostenere una nuova generazione di lombardi a fare impresa”. La risposta sull’autonomia è stata un “sì, ma non così”, partendo dalla convinzione che la proposta Calderoli “non andrà in porto per i conflitti nella destra”.

L’ultimo a salire al secondo piano di Palazzo Castiglioni è stato Attilio Fontana, candidato a un secondo mandato per il centrodestra, secondo il quale i suoi sfidanti “per opportunità e opportunismo qualche volta hanno detto ‘che bella l’autonomia’, ma nella realtà dei fatti” le forze che li sostengono sono contrarie. Quanto alla proposta di tagliare l’Irap per il presidente della Lombardia è senz’altro “interessante” e “da valutare” anche se il suo mantra elettorale resta un’altro: “C’è soltanto da promuovere la continuità di questo modello che sta funzionando e che anche nelle parole del presidente Sangalli ha dimostrato di essere stato apprezzato”.

Per il resto le imprese chiedono alla Regione sostegno all’innovazione, incentivi all’imprenditoria giovanile e femminile, interventi per incrementare l’attrattività territoriale, spinta alla rigenerazione urbana, oltre al miglioramento delle infrastrutture viabilistiche e della mobilità, anche in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Tutte condizioni necessarie per supportare un comparto che, nonostante la crisi pandemica e il rincaro dell’energia, ha dimostrato capacità di tenuta, a partire dal mondo del turismo che nell’estate 2022 ha fatto registrare in Lombardia una crescita degli arrivi del 33,9%.

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