ROMA – “Da una vicenda circoscritta si è creato un gossip mediatico enorme e la vicenda è diventata un feuilleton imbarazzante per tutti. Voglio chiarire che all’udienza preliminare tre capi d’imputazione sono caduti e c’è stata la sentenza a non luogo a procedere. Il giudice, invece, ha pensato di approfondire la curiosa accusa di porto abusivo di armi nei confronti di un cittadino che ha regolare ‘porto d’armi’ tra l’altro per difesa”, lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano, nel corso della trasmissione ‘Cinque Notizie’ condotta da Gianluca Fabi, Emanuele Pozzolo (FDI) rinviato a giudizio per porto illegale di armi in seguito al caso dello sparo di Capodanno lo scorso anno.
E in merito alla sospensione dal suo partito “al momento sono in attesa della valutazione da parte dei probiviri e rispetto le valutazioni del partito, a cui appartengo da 12 anni. Deluso? No, credo che ci sia anche una questione di tutela per tutti. Attendo con grande serenità, sono stato molto rispettoso dello statuto”, ha tenuto a precisare.
“La cosa che più mi è dispiaciuta di tutta questa storia è la mediatizzazione estrema che non ha aiutato la ricerca della verità e che ha portato a una sorta di mostrificazione nei miei confronti. C’è stata un’operazione di gogna mediatica senza precedenti e non sto piagnucolando, fotografo la situazione. In Italia parlare di armi è un argomento arduo- ha continuato Pozzolo- quindi qualunque evento che in Italia abbia a che fare con le armi ha un’amplificazione importante”. Infine, alla domanda se secondo lui la ricostruzione giudiziaria gli restituirà ciò che gli è stato tolto ha risposto “ho una relativa fiducia nella qualità dell’operato di alcune procure e l’ho visto sulla mia pelle. Auspico che si trovino giudici che vogliano valutare la verità per quella che è. Al di là del mio caso, comunque, avere una smodata fiducia nella giustizia è un po’ difficile”, ha concluso.
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