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Pneumatici auto, vendite in ripresa e mercato sempre più digital

LavoroPneumatici auto, vendite in ripresa e mercato sempre più digital

ROMA – Il settore degli pneumatici di ricambio sembra aver superato il momento di difficoltà che ha caratterizzato l’ultimo biennio; lo scoppio della guerra in Ucraina, con il conseguente aumento dei prezzi dell’energia e dei costi logistici, ha avuto un impatto decisamente negativo sulle vendite a livello europeo.

Allo stesso modo, la crescita dell’inflazione non ha agevolato la ripresa del settore, ancora alle prese con le conseguenze del periodo pandemico. L’ultimo report commerciale pubblicato dall’ETRMA (European Tyre and Rubber Manufacturers’ Association) lascia intravedere un trend di segno positivo, dovuto principalmente alla performance degli pneumatici multistagionali.

I dati del 2024

In base all’elaborazione statistica dell’ETRMA, i primi nove mesi del 2024 hanno fatto registrare un leggero aumento complessivo delle vendite degli pneumatici di ricambio in Europa (+3%); il saldo positivo è dovuto principalmente alle gomme ‘all season’ (+15%), seguite da quelle invernali (+3%). In calo, invece, il segmento degli pneumatici estivi (-3%), rispetto allo stesso periodo del 2023. Per quanto riguarda le altre categorie di prodotto, performance positiva sia per le gomme dei mezzi agricoli (+3%) sia per ciclomotori e motocicli (+3%). Lieve flessione per il segmento degli autoarticolati e degli autobus (-2%). 

Il trend generalmente positivo è confermato anche dai dati trimestrali: il terzo trimestre dell’anno in corso è contraddistinto da volumi di vendite in crescita (+5%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche in questo caso, sono le gomme multistagionali a far registrare la percentuale più alta (+13%), assieme al segmento moto e scooter (+13%). Stabili le invernali e gli autoarticolati, così come le vendite di gomme estive. 

Un mercato in evoluzione sempre più ‘digital’

In linea con altri settori commerciali, anche quello delle gomme di ricambio per auto e moto si è ‘aperto’ all’e-commerce; i tradizionali canali di vendita fisici, al dettaglio e all’ingrosso, sono stati progressivamente affiancati da quelli digitali, in particolare siti specializzati come www.euroimportpneumatici.com. Ciò ha reso accessibile al pubblico dei (potenziali) consumatori un catalogo vasto e diversificato di prodotti, sia di fascia medio alta che premium; in aggiunta, ha permesso agli automobilisti di reperire con più facilità informazioni di natura tecnica e logistica (dimensionamento degli pneumatici, disponibilità di magazzino).

Non meno importante, l’e-commerce di settore rappresenta la principale alternativa ai retailer fisici per quanto riguarda i prezzi di vendita al dettaglio. Gli store online sono spesso utilizzati come banca dati per la comparazione dei prezzi, e il comparto degli pneumatici di ricambio non fa particolare eccezione. Rispetto al recente passato, però, sta mutando il rapporto tra canali fisici e digitali; non vi è più una netta distinzione (l’uno solo per comprare, l’altro solo per informarsi) ma, piuttosto, una progressiva integrazione. Il processo di valutazione coinvolge negozi, rivenditori, officine ma anche shop online e motori di ricerca; di conseguenza, l’acquisto non si concretizza necessariamente presso un punto vendita fisico dopo attente ricerche in rete ma può avvenire anche il contrario.

Prospettive green

L’evoluzione del mercato, però, non riguarda solo le dinamiche di consumo; le novità nell’assetto normativo comunitario (con la prossima introduzione dell’Euro 7) e la necessità di coniugare performance e sostenibilità alimentano la ricerca tecnologica. Gli pneumatici di nuova generazione, infatti, dovranno garantire il minor impatto ambientale possibile, adattarsi alle nuove esigenze della mobilità pubblica e privata (in particolare l’elettrificazione dei veicoli) mantenendo elevati livelli prestazionali. Le nuove norme europee, ad esempio, oltre ad imporre la riduzione delle emissioni inquinanti degli pneumatici, introdurranno parametri più severi circa la durata delle gomme; di conseguenza, i prodotti di nuova generazione dovranno essere non solo più sostenibili e meno impattanti sull’ecosistema ambientale ma anche durare di più, così da ridurre la produzione di materiali di scarto.
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