PALERMO – “C’era a riva uno con la canna da pesca. ‘Presidenteee’, mi fa. ‘Vede quant’è bello! Deve portarci ‘u picciriddu’ (il bambino, ndr). Chiedo: ‘Chi?’. E quello, mai visto prima, fa il nome di mio figlio! Ero lì da due giorni. Da paura…”. Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, in un colloquio con il ‘Corriere della Sera’, racconta così le minacce ricevute appena arrivato a Palermo, nel giugno del 2017. “Palermo è piena di persone perbene – aggiunge però -, e ha un vantaggio: è lontana da Roma”.
L’azione di risanamento dell’area dell’antica Cala, per decenni abbandonata al degrado, però non piacque alla malavita organizzata. Le minacce nei confronti di Monti continuarono: un proiettile da Kalashnikov alla casa di famiglia, uno alla casa palermitana e uno in ufficio, ricostruisce il quotidiano. La sua risposta fu l’istituzione di un ufficio anticorruzione, legalità e trasparenza e l’arruolamento di leonardo Agueci, ex magistrato impegnato per anni nella lotta alla mafia. Il recupero dell’area andò avanti e oggi, là dove c’erano silos, vecchi magazzini, ruggine e legname marcio è nato il Palermo Marina Yachting.”Abbiamo restituito il mare alla città”, dice Monti che in sette anni ha cambiato il volto non soltanto del porto del capoluogo dell’Isola, ma ha rivitalizzato anche quelli di Trapani, Licata, Gela, Porto Empedocle e Termini Imerese in una direttrice ideale che copre il versante nord-occidentale della Sicilia con quello meridionale.
Il Palermo Marina Yachting, di circa trentamila metri quadrati, è il fiore all’occhiello: una vasta area per l’approdo di yacht di grosse dimensioni ma anche un luogo di relax con negozi e ristoranti che accoglie le famiglie con il suo laghetto artificiale e i giochi d’acqua che scattano al tramonto.A luglio il mandato di Monti, che per il porto di Palermo ha fatto una previsione di due milioni di traffico, scadrà e la politica è alla ricerca di un successore.Il governatore, Renato Schifani, è stato chiaro: “L’Autorità portuale di Palermo ha dimostrato in questi anni, grazie alla gestione di Pasqualino Monti, di avere una marcia in più. È cambiata la mobilità portuale, sono aumentati i flussi crocieristici e la città si è riappropriata del suo mare. Se dipendesse da me lo confermerei in eterno”.
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