ROMA – Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza ed ex presidente della Russia, ha definito i redattori del quotidiano britannico The Times “legittimi obiettivi militari”. Lo ha scritto sul suo canale Telegram, in risposta a un editoriale del giornale che definiva “un legittimo atto di difesa” l’assassinio del generale russo Igor Kirillov, rivendicato dall’Ucraina.
Kirillov, responsabile delle unità russe per le armi chimiche, biologiche e radiologiche, è stato ucciso martedì mattina a Mosca insieme a un assistente, con un esplosivo montato su un monopattino, detonato all’uscita di un edificio residenziale. Si tratta del più alto funzionario militare russo eliminato lontano dal fronte dall’inizio della guerra in Ucraina.
“Chiunque commetta crimini contro la Russia ha complici. Anche i redattori del Times rientrano in questa categoria e, di conseguenza, sono legittimi obiettivi militari” ha scritto Medvedev. L’ex presidente ha poi lanciato una minaccia diretta ai giornalisti britannici: “Devono stare attenti. A Londra tutto è concesso”.
David Lammy, ministro degli Esteri britannico, ha definito la dichiarazione “una minaccia da gangster”, mentre un portavoce del primo ministro ha giudicato l’uscita di Medvedev come l’ennesima “dichiarazione disperata del governo di Putin”.
Medvedev, pur avendo assunto negli ultimi anni un ruolo più incendiario nel Cremlino, pubblicando regolarmente invettive anti-occidentali su Telegram, continua a essere uno stretto confidente di Vladimir Putin e ha recentemente incontrato il leader cinese Xi Jinping per discutere delle alleanze strategiche tra Russia e Cina.
Medvedev non si è limitato al Times: ha rivolto le sue minacce anche ai funzionari della Nato: “Sono una legione. Tutti possono e devono essere considerati obiettivi legittimi per lo stato russo”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it