ROMA – “A chi ha sempre predicato la democrazia e contrasta la democrazia, noi rispondiamo con più democrazia. Torniamo a rivotare e avremo anche qualche aumento dei votanti”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, a ‘Cinqueminuti’, intervistato da Bruno Vespa, risponde alla contromossa del garante Beppe Grillo che ha azzerato tutto. “Abbiamo smesso l’epoca di fare l’avvocato, adesso i legulei, i cavilli giuridici li lasciamo al fondatore. “Non ho stravinto io, ha vinto la comunità degli iscritti che ha deciso le questioni, gli obiettivi strategici, il futuro del M5s. Ha discusso, ha votato e ha deciso”, ha aggiunto Conte.Quanto al simbolo, Grillo “non può riprenderselo. Ha degli impegni contrattuali e poi il simbolo appartiene al M5s, agli iscritti, non è mio né di Grillo”.
Quella del fondatore, continua l’ex presidente del Consiglio, “è una parabola che contrasta tutto un impegno di vita, con grandi risultati, ha promosso questa grandissima partecipazione, adesso strozzarla per portare via il pallone e chiudere il campo di calcio e gli spogliato vuol dire ‘andate tutti a casa perché devo continuare a decidere io’ e non funziona così”. Conte non esclude poi il cambio dei simbolo in futuro: lo potrà decidere “la comunità degli iscritti, ci confronteremo. E comunque escludo di mettere il mio nome sul simbolo. Non è che ieri eravamo grillini e oggi siamo contiani, siamo una forza progressista indipendente, resta la vocazione popolare, non saremo mai un partito di sistema ma sempre vicini ai cittadini. Lavoreremo per questo”. E sul terzo mandato? “Gli iscritti hanno scelto di mettere in discussione la rigidità, ora apriremo il dossier e ci confronteremo per trovare una soluzione sempre innovativa, non siamo carrieristi che vogliono fare della politica una professione. Sarà una soluzione ragionevole per salvaguardare competenza ed esperienza”, ha concluso.
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