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Lotta alle fake news. Dovere e opportunità verso una comunicazione responsabile

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ROMA – La ‘Lotta alle fake news. Dovere e opportunità verso una comunicazione responsabile’ al centro del seminario della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (Ferpi) svoltosi a Roma, con il coordinamento della Delegata Ferpi Lazio, Serena Bianchini, presso la sede dell’agenzia di stampa nazionale Dire, in Corso d’Italia 38/A.
Sponsorizzato da Pfizer Italia nell’ambito del più ampio progetto ‘A Dire il Vero’ per il contrasto della misinformazione, il seminario fa parte del programma del Digital Meet, il più grande festival italiano sull’alfabetizzazione delle imprese e dei cittadini, che ha preso il via lo scorso 21 ottobre e che si chiude domenica 27 ottobre. Nel corso dell’evento si sono confrontati esperti e professionisti della comunicazione e dell’informazione per un approccio proattivo e da più lati al problema delle fake news. E se c’è un ambito in cui le fake news sono più che mai pericolose è quello della salute. Da qui il coinvolgimento di Pfizer nell’iniziativa.

Biagio Oppi

Le fake news in ambito medico scientifico– ha spiegato il Direttore Comunicazione di Pfizer, Biagio Oppi, nel corso del suo intervento dal titolo ‘Un’opportunità per le RP? Il progetto di media literacy A Dire il Vero’- possono provocare danni alla salute dei cittadini: l’abbiamo visto durante la pandemia e oggi ancora di più. È un dovere per chi si occupa di comunicazione nell’industria farmaceutica promuovere una comunicazione responsabile e un’informazione corretta, cercando di incoraggiare la media literacy in ambito medico-scientifico, soprattutto tra i più giovani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Maria D’Amico, giornalista, portavoce del Direttore Generale del Policlinico Umberto I di Roma, nel suo speech sul tema ‘Il giornalista e l’informazione sulla salute’. “Il lavoro del comunicatore in sanità è fondamentale– ha evidenziato- perché nell’ambito della salute e soprattutto nell’emergenza-urgenza, chi comunica bene adempie ad un esercizio di democrazia e rende i cittadini informati, partecipi, responsabili. In sanità i comunicatori sono le figure chiave per avviare e rendere forte la contro-narrazione del nostro sistema sanitario nazionale contro il quale le fake news hanno agito come talpe demolitrici“.

Sulla necessità di questa operazione di approfondimento e informazione corretta sul tema rappresentata dall’incontro concorda, tra gli altri, Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, autore da ultimo del libro ‘Il governo dell’Intelligenza Artificiale’, intervenuto su ‘Intelligenza Artificiale e tutela della qualità dell’informazione’. “Il mondo dell’informazione– ha affermato- può trarre giovamento dall’impiego di soluzioni di Intelligenza Artificiale, sia nella costruzione e diffusione di contenuti professionali di qualità sia nelle azioni di contrasto alle fake news, ma occorre potenziare la formazione dei giornalisti in questo ambito affinché siano pronti a raccogliere questa sfida tecnologica”.

Sul fronte dei comunicatori, Sergio Vazzoler, partner di Amapola, si è soffermato sulla Comunicazione Responsabile, idealmente 18° goal SDGs. “Troppo spesso- le sue parole- scegliamo le scorciatoie della semplice conformità normativa, della standardizzazione comunicativa, che rifugge la responsabilità, e, seppur con strumenti digitali nuovi di pezza e intelligenze artificiali, subiamo il fascino irresistibile della comunicazione prêt-à-porter, che illude di far risparmiare tempo prezioso e guadagnare in efficienza. Ma così ci limitiamo a fornire le generalità come in questura anziché declinare le nostre singolarità identitarie con passione, responsabilità e creatività. E anziché affrontare le contraddizioni, finiamo soltanto per aggirarle!”.

Gli ha fatto eco Massimo Alesii, Owner A.G.T. Communications. “Essere sul campo, al centro di un evento catastrofico o emergenziale e portare con sé un bagaglio di esperienze professionali nella comunicazione- ha domandato ai presenti- fa la differenza fra un giornalista inviato e un Relatore Pubblico coinvolto per questioni professionali o comunitarie nell’evento? A quali principi i Relatori pubblici devono riferirsi nell’agire per difendere e proteggere gli interessi dell’Organizzazione per cui di lavorano o anche la Comunità rispetto ad attacchi informativi che possano danneggiarne la reputazione o peggio influenzare decisioni riguardanti gli interessi primari, economici o finanziari?”.
“L’Etica Professionale, presente e definita per i Giornalisti e i Relatori Pubblici- ha poi aggiunto- è una possibile piattaforma comune, in alcune circostanze, che contribuisce alla prevenzione e al controllo della disinformazione soprattutto se basate sulla condivisione e implementazione di processi relazionali sociali necessari ad affrontare le mutazioni in corso”. “Ci hanno detto che l’intelligenza artificiale può aumentare il disordine informativo- l’intervento del Direttore di Giornalettismo, Gianmichele Laino– specialmente quella generativa. Mosai.co è da sempre impegnata alla difesa della libertà di stampa, al sostegno dell’editoria indipendente. Ancora una volta vorremmo dimostrare che ogni tecnologia può essere o non essere buona, poiché la finalità con cui la tecnica si esprime è sempre e solo una scelta umana. La tecnologia, anche se vista sempre di più come nemica dell’uomo, potrebbe ancora trasformarsi ancora in una alleata”.

Al termine del seminario ‘Lotta alle fake news. Dovere e opportunità verso una comunicazione responsabile’, la Segretaria generale di Ferpi, Daniela Bianchi, ha ribadito l’impegno dell’Associazione, che attraverso iniziative formative come questa, rivolte sia ai soci che ai non soci, mira a potenziare la consapevolezza professionale di come e quanto la comunicazione e le relazioni pubbliche siano innanzitutto atto di Responsabilità, e a sottolineare l’impatto significativo che queste discipline possono avere nella società. “La disinformazione è uno dei mali di questo tempo. Per combatterla- ha detto- non basta solo una diffusa alfabetizzazione mediatica e digitale o il rafforzamento dei media professionali, come ha giustamente sottolineato il sottosegretario all’editoria, Alberto Barachini. È fondamentale anche che noi, come professionisti della comunicazione e delle relazioni pubbliche, riconosciamo il nostro impatto e assumiamo la responsabilità di veicolare informazioni accurate e verificate”.
“Solo attraverso l’esercizio di questa responsabilità- ha concluso Bianchi- possiamo fungere da vero ‘anticorpo’ contro la disinformazione”.

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