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L’osteoporosi e l’importanza di un approccio multidisciplinare

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Il “modello” Bone Center: cure ‘su misura’, ricerca e formazione

Milano, 7 nov. (askanews) – L’osteoporosi è una patologia caratterizzata da un aumento della fragilità ossea che – a livello globale – colpisce 500 milioni di persone provocando 70 fratture al minuto tra gli over 55. Il “Bone Center” Ospedaliero-Universitario del San Raffaele di Milano è il primo centro in Italia specializzato nella presa in carico di pazienti con fragilità: un modello innovativo che, grazie a un approccio clinico multidisciplinare, diagnostica di ultima generazione e modelli organizzativi dedicati, garantisce percorsi di cura “su misura” per una gestione del paziente a 360 gradi.”L’osteoporosi è vero è una malattia ma ha molte sfaccettature. Colpisce persone di sesso diverso, persone di età diversa. Ci sono le malattie rare dell’osso che colpiscono anche i giovani. Quindi è necessario avere un coinvolgimento di più figure e creare dei percorsi personalizzati – spiega ad askanews Andrea Giustina, direttore del Bone Center e primario dell’Unità di Endocrinologia dell’Ospedale San Raffaele -Il Bone Center è una soluzione operativa a questo problema. Problema che coinvolge molti specialisti: oltre all’endocrinologo, il ginecologo, l’ortopedico e il radiologo. Quindi un’unità che permette al paziente di entrare all’ospedale San Raffaele e di uscire con la diagnosi e con la terapia appropriata”.In occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, il Bone Center ha promosso il suo secondo Meeting Nazionale che ha visto specialisti, medici e massimi esperti del settore riuniti a Milano per un importante momento di confronto dedicato soprattutto alle sfide future.”Il Bone Center ha dei compiti fondamentalmente assistenziali ma si deve per forza occupare di ricerca, di terapie avanzate, di sperimentazione di farmaci nuovi che permettano una cura sempre migliore soprattutto alle forme di osteoporosi più gravi – sottolinea il direttore del Bone Center – quindi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, abbiamo riunito esperti del settore ma anche medici di varie specialità per creare un momento di crescita su questo tema, affrontando quelle che sono le sfide del nostro futuro: l’utilizzo sempre più appropriato della vitadimina D e dei farmaci soprattutto per l’osteoporosi severa, laddove il paziente è fratturato magari più volte e necessita di un intervento estremamente urgente ed importante”.Tutt’altro che secondaria è l’attività dididattica svolta dal Bone Center che ha lanciato un master universitario dedicato alle patologie ossee anche per colmare un vuoto formativo tutto italiano. “Non esistono veramente delle specializzazioni in ambito osteoporosi. Esistono delle specializzazioni nelle varie branchie che afferiscono al problema dell’osteoporosi e quindi è necessario formare degli specialisti sull’osso e sulle problematiche osteometaboliche – evidenzia ancora Giustina -. Il Bone Center ospita il Master di secondo livello in osteoporosi e malattie metaboliche dell’osso, presso ovviamente l’ospedale San Raffaele di Milano: un’occasione per creare professionisti con unità di intenti e unità di metodo nell’affrontare il problema dell’osteoporosi”.

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