di Cristiano Somaschini e Andrea Sangermano
RIMINI – Crolla l’affluenza al voto per l’elezione del nuovo presidente della Regione nei Comuni della Romagna alluvionata. Con qualche significativa eccezione. È il caso per esempio di Traversara, frazione di Bagnacavallo in provincia di Ravenna, diventata suo malgrado simbolo dell’ultima ondata di maltempo. Se nel Comune vota il 53,8% degli aventi diritto, comunque secondo miglior dato a livello provinciale, alla sezione 11 l’affluenza arriva al 62%. A Conselice, invece, tra i Comuni più colpiti dell’alluvione del maggio 2023, rimane ben lontana dalla metà, arrestandosi al 44,5%. A livello provinciale si perdono 20 punti rispetto alle precedenti regionali, dal 69,7% al 49,7%.
Il traino della “paternità” del candidato presidente Michele de Pascale, dunque, non evita il tonfo, con la provincia comunque seconda in regione. A Cervia, dove de Pascale risiede, si supera a stento il 47%, mentre nel capoluogo l’affluenza è al 48,7%. Nei Comuni più grandi della provincia colpiti dall’alluvione si va dal 52,6% di Faenza al 50,7% di Lugo. Fa meglio Bagnara di Romagna con il 55,1%.
Le percentuali scendono decisamente nella limitrofa provincia di Forlì-Cesena, anch’essa duramente colpita dall’alluvione del maggio 2023 e anche dalle recenti ondate di maltempo. L’affluenza si ferma al 45,5% rispetto al 67,5% della precedente tornata elettorale. I due capoluoghi sono in media, Forlì al 47% e Cesena al 47,2%, mentre i numeri tendono a scendere nei Comuni verso il mare e ad aumentare in quelli verso l’Appennino che devono fare fronte con le centinaia di frane causate dal maltempo. Così a Cesenatico e Gatteo l’affluenza è rispettivamente al 44,4% e al 38,7%, mentre il risultato più basso è a Borghi con il 34,3%. Santa Sofia, invece, registra la migliore perfomance con oltre il 61%. Sopra il 50% ci sono anche Premilcuore e Rocca San Casciano, invece Modigliana è al 44,2%.
Infine al riminese la maglia nera dell’affluenza, con alle urne circa quattro aventi diritto su 10, il 40,7% rispetto al 63,5% del 2020. Nel capoluogo si risale al 42,6% e a Riccione al 43,8%, mentre nei Comuni montani maggiormente colpiti dall’alluvione spicca in negativo Montescudo-Montecolombo con il 29,3%, anche se fanno peggio Saludecio con il 28,2% e Sassofeltrio con il 28,9%. In controtendenza Casteldelci con il 52,4%.
PRIOLO: “L’ASTENSIONE NON DOVUTA ALL’ALLUVIONE”
Diversa la lettura dei numeri da parte di Irene Priolo, presidente della Regione per cui non è stata l’alluvione a disincentivare il voto in Emilia-Romagna. “Nelle zone alluvionate- afferma infatti Priolo- la partecipazione è stata più alta. A Bologna e Ravenna abbiamo avuto dati più alti e sopra il 50% di affluenza. Quindi non è stata l’alluvione a determinare l’astensionismo. Nelle zone più periferiche invece dove probabilmente ci sentiva anche meno la partecipazione a questa competizione, c’è stata una minore affluenza. Quindi non è stata l’alluvione a determinare questo dato- ribadisce la presidente- esattamente come durante le amministrative non ha determinato un cambio di colore politico del territori amministrati”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it