A due passi dalla Stazione di Napoli piante, sedie e stendini per occupare gli spazi per il parcheggio e chi non ci sta viene minacciato
Un malcostume sub-camorrista che costò la vita a Maurizio Cerrato a Torre Annunziata
Sembrerebbe normale arredo urbano. In realtà ha ben altra funzione. In un vicolo nei pressi della Stazione Centrale di Napoli, piante ornamentali, stendini, sedie, vasi, secchi della spazzatura vengono utilizzati per occupare la careggiata allo scopo di creare dei posti auto “riservati”.
Gli illeciti dissuasori vengono conservati e tenuti fuori ai bassi e, al momento opportuno, collocati per preservare le aree di sosta dall’occupazione non gradita.
Un residente ha raccontato:
«Via Giuseppe Silvati, una traversa del corso Garibaldi, la strada è diventata una giungla dove vale la legge del più forte. Una sola volta per parcheggiare la mia auto ho tentato di spostare una pianta, ma mi hanno minacciato e son dovuto andar via. Ho sporto a fine settembre denuncia alla polizia locale di San Lorenzo, ho mandato è rimandato mail, ma a tutt’oggi la situazione va peggiorando».
“Non si tratta soltanto di occupazione illecita di suolo pubblico ma di un vero e proprio costume di stampo sub-camorrista dove vale la legge della prevaricazione e del sopruso.
La drammatica storia di Maurizio Cerrato, ucciso per un posto auto a Torre Annunziata nel marzo del 2021, avrebbe dovuto far scattare l’allarme e far attenzionare il fenomeno dalle Istituzioni.
Cerrato fu ucciso per aver tentato di difendere sua figlia che aveva parcheggiato in uno spazio occupato da una sedia e che per questo era stata minacciata da alcuni uomini che poi hanno picchiato selvaggiamente l’uomo.
Fabio De Rienzo