Ceccardi: velo per bambine segno di oppressione, discriminazione e sessualizzazione
Roma, 12 nov. (askanews) – “In classe con la testa libera”. Questo il titolo dell’iniziativa promossa dall’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, dalla Lega Toscana e dal gruppo consiliare regionale toscano della Lega, presentata nella mattinata odierna nella ‘Sala del Centrodestra’ del consiglio regionale della Toscana, a Firenze.
L’iniziativa, alla quale hanno preso parte Susanna Ceccardi, i consiglieri regionali toscani del gruppo Lega e il segretario regionale della Lega Luca Baroncini, mira a introdurre il divieto per le minorenni di indossare il velo nelle scuole, tramite una raccolta firme, sia on line che ai gazebo, e una serie di manifesti di sensibilizzazione affissi a Roma, promossi dal gruppo Patriots for Europe e intitolati ‘è questo il futuro che vuoi per tua figlia?’.
“Il velo per le bambine non è un’innocua tradizione religiosa ma un segno di oppressione, discriminazione e sessualizzazione – spiega Ceccardi -. Col velo, le bambine vengono marchiate e limitate nella possibilità di partecipare in modo paritario alla vita scolastica, con pesanti conseguenze in termini di salute psicofisica. La velatura precoce, fenomeno purtroppo crescente in molte scuole italiane ed europee, persino in quelle dell’infanzia, condiziona le bambine al punto che difficilmente saranno in grado di togliere il velo quando saranno adolescenti e adulte. Per questo vogliamo che crescano ‘con la testa libera’. I diritti dei minori e la possibilità di un loro sviluppo libero e autodeterminato nella società sono tra i principi fondanti e inderogabili della nostra democrazia. Servono norme nazionali e anche comunitarie che vietino il velo tra i banchi. E serve una campagna di sensibilizzazione su questo tema, anche tramite un messaggio forte come quello che ho voluto lanciare con i manifesti affissi a Roma dalla Lega e dal gruppo Patriots for Europe”.
“Organizzeremo una specifica raccolta firme sul territorio il 14 e 15 dicembre e inseriremo questo argomento nel programma della Lega per le prossime elezioni regionali – afferma Luca Baroncini, segretario regionale della Lega -. Nel nostro Dna c’è, infatti, la piena difesa dell’identità e mentre c’è qualcuno, anche nel Centrodestra, che sostiene lo ius Scholae, per non parlare della sinistra che si è completamente scordata degli italiani, noi invece, anche tramite la costituzione un apposito Dipartimento, ci occupiamo di tutelare la nostra cultura, le nostre radici cristiane e la nostra identità, valori sui quali non siamo disposti ad arretrare”.
“Ringrazio pubblicamente Susanna Ceccardi per aver toccato questa delicata tematica che condivido completamente – dichiara infine il capogruppo Lega in consiglio regionale della Toscana Elena Meini -. Questo sembrerebbe, a prima vista, un argomento a noi lontano e invece è tutt’altro che distante dai cittadini. Nessuna strumentalizzazione, dunque, ma la ferma volontà, anche tramite una mozione che presenteremo a breve in consigli regionale, di preservare la laicità della nostra scuola. Noi tutti Consiglieri regionali, quindi, sosterremo questa iniziativa”.