ROMA- “Considerate alcune ricostruzioni dei giornali piuttosto fantasiose, vogliamo precisare che nulla ci è stato impedito ieri, né dalle forze dell’ordine, tantomeno dalle manifestazioni messe in atto durante la giornata, da Pd, centri sociali e anarchici. Dopo un blocco delle forze dell’ordine in prossimità di piazza XX settembre, la piazza è stata raggiunta e in un lato della stessa si sono susseguiti gli interventi, come era stato previsto e autorizzato”. Così Casapound e Rete dei patrioti in una nota.
Intendiamo inoltre, proseguono, “esprimere solidarietà al passante, assolutamente estraneo a tutto il contesto, che è stato vigliaccamente aggredito dai collettivi. La giornata di ieri ha visto da una parte 700 manifestanti della Rete dei Patrioti e di CasaPound sfilare ordinatamente per le strade di Bologna per rivendicare sicurezza e contro il degrado di una città allo sbando, dall’altra altrettanti militanti antifascisti che hanno aggredito passanti e si sono scontrati con la polizia, non riuscendo nemmeno a sfondare un cordone di soli 7 poliziotti, temendo forse che, oltre il cordone, la loro provocazione sarebbe giustamente stata respinta e loro sorte sarebbe stata peggiore”.
E ancora: “La cosa che rattrista di più noi, come ogni cittadino bolognese che ama la propria città, è che questa feccia non solo sia stata fomentata da amministrazione comunale, ANPI e Partito Democratico, con in testa Elly Schlein, ma vedeva tra le proprie fila un consigliere comunale e nientemeno che il vicesindaco. Bologna merita decisamente di meglio”.
“Per quanto ci riguarda, non possono esistere città ostaggio dei centri sociali e di uno stantio antifascismo istituzionale e non: continueremo a scendere in piazza e a replicare queste manifestazioni al fianco degli italiani che non si sono ancora arresi, in ogni città della nostra nazione, che non possiamo lasciare morire sotto i colpi delle scelte ideologiche e del malaffare della politica”, concludono.
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