ROMA – Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, si registra un lieve aumento dei casi di influenza in Italia. Secondo il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’incidenza si mantiene comunque inferiore rispetto alla stagione precedente.
Tuttavia, si guarda con attenzione all’andamento della cosiddetta influenza australiana, che ha colpito duramente l’emisfero sud nei mesi scorsi e che potrebbe influenzare anche l’Europa.
I DATI DELL’ISS
L’ultimo rapporto settimanale dell’ISS evidenzia un incremento del tasso di incidenza, che ha raggiunto i 6,3 casi ogni 1.000 abitanti, in crescita rispetto ai rilevamenti delle settimane precedenti. Tra i gruppi più colpiti, emergono i bambini sotto i 5 anni, con un’incidenza di 13,7 casi ogni 1.000 abitanti, mentre gli anziani sembrano meno coinvolti, grazie alla vaccinazione antinfluenzale.
Sebbene l’andamento attuale sembri più contenuto rispetto alla stagione 2023-2024, gli esperti avvertono che potrebbe trattarsi di una fase iniziale. Si teme infatti che i ceppi circolanti, già osservati durante l’inverno australiano, possano provocare un incremento di casi anche in Europa, con picchi più alti tra gennaio e febbraio.
COS’E’ L’INFLUENZA AUSTRALIANA?
L’influenza australiana, così denominata perché ha causato un forte impatto nell’emisfero sud, si riferisce ai ceppi H3N2 e H1N1, che si sono dimostrati particolarmente aggressivi. Questi virus sono associati a sintomi più intensi e a complicanze respiratorie nei soggetti fragili, come anziani e persone con patologie croniche.
L’esperienza australiana ha mostrato un incremento significativo delle ospedalizzazioni, soprattutto tra i bambini e gli over 65, spingendo gli esperti europei a prepararsi a una stagione influenzale potenzialmente impegnativa.
LA PREVENZIONE E LA VACCINAZIONE
Proprio alla luce del rischio “australiano”, le autorità sanitarie italiane continuano a promuovere la vaccinazione antinfluenzale come il mezzo più efficace per ridurre il rischio di complicanze. Gli esperti ribadiscono l’importanza di adottare semplici misure di prevenzione, come lavarsi frequentemente le mani, evitare ambienti affollati e ventilare regolarmente gli spazi chiusi.
UN NATALE A RISCHIO CONTAGI
Con l’intensificarsi degli incontri familiari e degli spostamenti tipici del periodo natalizio, il rischio di diffusione del virus aumenta. Sebbene la situazione sia sotto controllo, gli esperti invitano alla prudenza: i numeri di oggi potrebbero crescere nelle prossime settimane.
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