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India e Giappone effettuano le loro prime manovre aeree congiunte

AttualitàIndia e Giappone effettuano le loro prime manovre aeree congiunte

Un’attività militare che non piacerà alla Cina

Roma, 17 gen. (askanews) – Giappone e India stanno svolgendo le loro prime esercitazioni aeree congiunte di combattimento. Si tratta di un evento che manda un segnale preciso alla Cina, che vede due dei suoi principali concorrenti regionali sempre più vicini militarmente.

Le esercitazioni, secondo quanto ha comunicato il ministero della Difesa nipponico, sono comimciate ieri. Quattro F-2 e quattro F-15 delle Forze di autodifesa nipponiche si sono uniti a quattro Sukhoi Su-20MKI e due aerei da trasporto C-17, oltre che un aereo da rifornimento in volo IL-78 dell’aeronautica indiana in esercitazioni che dureranno altri 10 giorni presso la base nipponica di Hyakuri, nelle vicinanze di Tokyo.

L’esercitazione congiunta, in realtà, doveva essere svolta per la prima volta all’inizio del 2020, ma poi lo scoppio dell’epidemia Covid-19 aveva fatto rimandare.

L’India è il quinto paese che il Giappone ospita per queste esercitazioni bilaterali dopo gli Stati uniti, l’Australia, la Gran Bretagna e la Germania, secondo quanto ha comunicato il ministero.

In passato ci sono già state manovre congiunte Giappone-India che hanno riguardato le forze di autodifesa terrestri e marittime.

Giappone e India sono due dei membri della cornice di sicurezza a quattro denominata Quad, che coinvolge anche Stati uniti e Australia. Si tratta di una piattaforma che è vista dagli esperti come un contrappeso rispetto alla crescente potenza della Cina nella regione dell’Indo-Pacifico.

Sia il Giappone che l’India hanno controversie territoriali con la Cina. Tokyo considera sue le isolette Senkaku nel Mar cinese orientale, che Pechino rivendica a sua volta col nome di Diaoyu. L’India, dal canto suo, ha difficili rapporti con la Cina dopo una serie di conflitti armati avvenuti tra le forze dei due paesi lungo il non definito confine himalayano. A giugno 2020 in uno scontro selvaggio restarono uccisi 20 soldati indiani e quattro cinesi.

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