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ROMA – Mostri o vittime? Si muove su questa domanda la serie tv di Netflix – Monsters – che ha contribuito a riaccendere i riflettori sul caso dei fratelli Menendez. Nel 1989, Lyle ed Erik uccisero i propri genitori – Jose e Kitty – nella loro villa di Beverly Hills. Avevano 18 e 21 anni.
Nel processo (uno dei primi a essere trasmessi in televisione) non negarono, ma raccontarono di aver subito per anni abusi sessuali dal padre, coperto dalla madre. Nel 1996, durante il secondo processo che si è svolto a porte chiuse, i due furono condannati all’ergastolo per omicidio di primo grado, ovvero premeditato.
Ora potrebbero essere idonei alla libertà condizionale. Il procuratore di Los Angeles, George Gascon, ha annunciato che farà richiesta al giudice per una revisione della sentenza. Avendo commesso il crimine prima dei 26 anni sarebbero immediatamente considerati idonei in caso di decisione positiva della Corte Suprema.
NUOVE PROVE PER LA REVISIONE DEL CASO
Nel 2023 sarebbero emerse nuove prove che attesterebbero gli abusi. Elementi che furono esclusi dal processo che portò alla condanna e che ora saranno oggetto di riesame. “Non ci sono scuse per per gli omicidi– ha detto il procuratore- ma sono convinto che i fratelli siano stati soggetti a un’enorme quantità di disfunzioni domestiche e molestie“. È uno “sguardo nuovo” quello della Procura di Los Angeles che si è allineato a quello dei parenti dei due fratelli. Zii e cugini, in passato, hanno chiesto la scarcerazione alla luce di come sarebbero stati valutati oggi gli effetti della violenza. Dallo scandalo del #MeToo la percezione sugli abusi è cambiata a più livelli della società.
Per Gascon i fratelli avrebbero dovuto essere condannati per omicidio di secondo grado che prevede una pena di 50 anni. “Siamo sicuri che i fratelli non solo si sono riabilitati e si reintegreranno in totale sicurezza, ma anche che abbiano pagato il loro debito con la società“, ha detto Gascon aprendo la strada alla libertà condizionale. La decisione del giudice della Corte Suprema verrà presa il prossimo 26 novembre.
KIM KARDASHIAN: “LA COMPRENSIONE DELLA SOCIETÀ SUGLI ABUSI MINORILI SI È EVOLUTA”
La svolta ha raccolto il plauso di Kim Kardashian che da tempo chiede una riforma della giustizia penale in America. L’imprenditrice ha anche fatto visita ai fratelli Menendez, insieme a Cooper Koch che ha intepretato Erik nella serie di Netflix.
“I fratelli Menéndez- scrive Kardashian su Instagram- hanno ottenuto una seconda possibilità di vita e domani si sveglieranno finalmente idonei per un’udienza di libertà condizionale. Potrebbero uscire dal carcere entro sei mesi. Grazie, George Gascon, per aver riesaminato il caso dei fratelli Menéndez e aver corretto un grave errore. Il tuo impegno per la verità e l’equità è encomiabile”.
E sulla questione degli abusi aggiunge: “La compresione della società sugli abusi minorili si è evoluta e i social media ci consentono di mettere in discussione il sistema. Questo caso mette alla luce l’importanza di sfidare le decisioni e cercare la verità, anche quando la colpa non è in discussione”. Kim, poi, sottolinea: “Credo nell’abilità del sistema giudiziario di evolversi”.
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