ROMA – Trump non è ancora formalmente il Presidente degli Stati Uniti, ma il Paese ha già virato verso una nuova impostazione no-vax. Dopo l’annuncio, nell’intervista a Time, di una prossima revisione dei vaccini infantili “se provocano l’autismo” (un nesso scientifico ampiamente smentito da tutta la letteratura di questi anni) ecco che il New York Times racconta che l’avvocato di Robert F. Kennedy Jr. – il prossimo ministro della Salute Usa – che presenta una petizione al governo affinché revochi l’approvazione del vaccino contro la poliomielite.
Questa contro un vaccino che per decenni ha protetto milioni di persone da un virus che può causare paralisi o morte è solo “l’ultimo fronte della guerra che l’avvocato Aaron Siri sta conducendo contro i vaccini di ogni tipo”, scrive il Nyt.
“Siri ha presentato una petizione per chiedere di sospendere la distribuzione di altri 13 vaccini; ha contestato gli obblighi vaccinali per il Covid in tutto; ha citato in giudizio le agenzie federali per la divulgazione dei registri relativi alle approvazioni dei vaccini e ha sottoposto importanti scienziati dei vaccini a estenuanti deposizioni videoregistrate”.
“Gran parte del lavoro del signor Siri, inclusa la petizione sulla poliomielite presentata nel 2022, è stato svolto per conto dell’Informed Consent Action Network, un’organizzazione non-profit il cui fondatore è uno stretto alleato di Kennedy”.
Per ora Kennedy ha detto che non vuole bloccare l’accesso a nessun vaccino. Ma “la sua continua stretta collaborazione con Siri suggerisce che la politica sui vaccini sarà sottoposta a un attento esame. Una prospettiva agghiacciante per molti leader della sanità pubblica, specialmente per coloro che ricordano il bilancio mortale di alcune malattie mediate dai vaccini”, scrive ancora il Nyt.
Siri non è solo molto vicino a Kennedy. Il prossimo Segretario alla Salute “ha espresso privatamente il suo interesse nel far sì che Siri ricopra il ruolo legale più importante del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, quello di consigliere generale”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it
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