Per imparare a riconoscere i deep fake
Roma, 25 ott. (askanews) – Seeweb sostiene il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini) nel progetto Solaris, l’innovativo programma che mira a insegnare ai cittadini europei come riconoscere i deep fake, una delle minacce più insidiose dell’era digitale. Seeweb, azienda che opera nel settore del cloud computing, nata a Frosinone e con più di 14 filiali nel mondo, fornirà la propria infrastruttura tecnologica e i propri server per generare deep fake che verranno poi utilizzati dai ricercatori del Cini. Questi video manipolati verranno mostrati a gruppi di cittadini e stakeholder all’interno di un percorso formativo volto a comprendere le loro reazioni e percezioni. I dati raccolti serviranno per progettare campagne di sensibilizzazione su scala europea, con l’obiettivo di educare il pubblico a distinguere tra notizie vere e contenuti falsi.
“L’intelligenza artificiale e tecniche come il voice cloning o i deepfake – spiega Daniele Nardi, ordinario di Intelligenza Artificiale presso la Sapienza Università di Roma, – stanno rivoluzionando la vita reale e la politica. Possono essere usate per creare contenuti falsi altamente realistici, influenzando elezioni e decisioni politiche, e di conseguenza possono avere ripercussioni notevoli in termini di disinformazione, manipolazione dell’opinione pubblica e violazione della privacy. Il primo passo, secondo il Cini – che riunisce 49 Università pubbliche ed è dotato di 13 laboratori, tra cui il laboratorio di Artificial Intelligence and Intelligent Systems – è di comprendere e regolamentare questi sviluppi, in modo da evitare più facilmente gli abusi”.
“Essere parte del progetto Solaris – ha sottolineato Antonio Baldassarra, ceo di Seeweb, – significa per noi non solo fornire il nostro know-how tecnologico, ma anche contribuire a una causa di grande rilevanza sociale. I deep fake rappresentano una delle maggiori sfide del nostro tempo in termini di disinformazione, e siamo orgogliosi di mettere le nostre infrastrutture a disposizione per combattere questa minaccia. Il nostro impegno è rivolto a creare un ambiente digitale più sicuro e consapevole, in cui i cittadini possano navigare con fiducia”.