NAPOLI – Al Teatro San Carlo di Napoli tra ospiti nazionali e internazionali si è svolta la cerimonia di conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in Scienze sociali e statistiche attribuito dall’Università degli Studi di Napoli Federico II al Re di Spagna Felipe VI, che ha raggiunto Napoli con la Regina Letizia. La cerimonia è una delle tappe della visita di Stato dei Reali e rientra nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni della Federico II. L’evento si è svolto alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al loro arrivo il Re e la Regina sono stati accolti da lunghi applausi dei presenti e dall’inno spagnolo, eseguito dai professori dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, e italiano, eseguito dai giovani solisti dell’Accademia di belcanto del Teatro di San Carlo.
“Ritengo doveroso ricordare il motto scelto da Sua Maestà il Re di Spagna Felipe VI nel suo discorso al Palazzo Reale, in occasione del decimo anniversario della sua proclamazione sul trono di Spagna: Servizio, Impegno e Dovere, parole che ben ne definiscono la figura e l’azione, sottolineando il Suo costante lavoro a sostegno della democrazia e dei principi etici e morali considerati universali, con “coerenza e integrità”, per usare le sue parole”. Enrica Amaturo, coordinatrice del dottorato in Scienze Sociali e Statistiche, ha motivato così, nella Laudatio Academica tenuta al Teatro San Carlo di Napoli, il dottorato di ricerca honoris causa conferito quest’oggi, dall’Università Federico II, al Re di Spagna Felipe VI. A pronunciare, in italiano e in spagnolo, la formula di rito, il rettore Matteo Lorito che ha detto: “Siamo felici e onorati che Sua Maestà abbia accettato il conferimento di un titolo di dottorato honoris causa, il primo a essere attribuito a un Capo di Stato nella storia di questa antichissima Università. Maestà, tutto l’ateneo Le è grato”. Lo ha detto il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Matteo Lorito rivolgendosi a Felipe VI nel corso della cerimonia di conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in Scienze sociali e statistiche al Re di Spagna, che si sta svolgendo al Teatro San Carlo.”Maestà – ha spiegato Lorito -, lei entra a far parte della Comunità dei Federiciani illustri, che include importanti figure storiche come Tommaso D’Aquino, Giordano Bruno, Gian Battista Vico e tre presidenti della Repubblica italiana”.
“La decisione di conferire il titolo di Dottore di ricerca in Scienze sociali e statistiche si fonda sulle molte ragioni che avvicinano Sua Maestà il Re di Spagna Felipe VI al nostro campo di studi”, ha detto la docente federiciana, menzionando il “costante impegno di Sua Maestà il Re di Spagna Felipe VI a favore della cultura e dello sviluppo sociale, sostanziatosi anche nel favorire corsi universitari e borse di studio in ambito storico, e l’impegno personale e istituzionale per i valori della coesione e della giustizia sociale”. Ancora, “la determinazione nell’affrontare povertà ed esclusione sociale”, agendo “in collaborazione con la Croce Rossa Spagnola” che, durante il Covid-19, ha lanciato in Spagna il Piano di Risposta Sociale,” un programma di sostegno alimentare, assistenza medica e servizi essenziali, per milioni di persone vulnerabili.Il Re e la Regina – così Amaturo – hanno sostenuto questo programma con azioni di sensibilizzazione e rafforzando il sostegno alle organizzazioni umanitarie”.
Riconoscimento anche per l’impegno “culturale” del Re di Spagna e per il suo “interesse su progetti di volontariato, ambiente, università, integrazione dei giovani nei luoghi di lavoro, relazioni tra ambienti economici e società e comunicazione sociale”, sottolineando, in particolare, “l’importanza dei diritti dei giovani e delle donne, confermando il suo impegno a favore dell’uguaglianza e dell’inclusione, ribadendo il valore dell’educazione come strumento fondamentale per promuovere la parità di genere e per offrire alle nuove generazioni opportunità migliori”.
FELIPE VI: “DA OGGI ANCHE IO IN COMUNITÀ FEDERICIANI”
“È importante unire le forze dei Paesi moderni, europeisti e saldi nei valori democratici, entro i quali la Spagna e l’Italia occupano uno spazio molto significativo”, ha spiegato il Re di Spagna Felipe VI nel ricevere il dottorato di ricerca honoris causa.Il Re spagnolo ha poi aggiunto che i “proficui interscambi” e la “reciproca conoscenza”, che uniscono l’Italia e la Spagna, e i loro atenei, “sono elementi decisivi nell’attuale congiuntura geopolitica, entro la quale il progetto europeo è chiamato a difendere sulla scena internazionale i valori e le garanzie che lo distinguono”.Re Felipe VI ha parlato di valori “quali la tolleranza e il rispetto” come “essenziali per garantire lo sviluppo delle nostre società in direzione della coesione, della pace e della democrazia”. In questo senso, anche la “riflessione in ambito universitario è indispensabile in momenti complessi come quello che attraversiamo”.
“La radice etimologica della parola ‘università’ reca in sé il significato di unione, comunità, progetto comune. Con questo dottorato mi assumo un impegno nei confronti dei valori che per otto secoli hanno permeato uno dei centri di pensiero e riflessione più prestigiosi del mondo, e mi sento fin d’ora orgoglioso di far parte della vostra istituzione, e di poter dire che appartengo, da oggi, alla comunità dei federiciani”. Si è concluso così il discorso del Re.
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