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Giovannini, togliere “sostenibilità” da nomi Ministeri: un errore

AttualitàGiovannini, togliere "sostenibilità" da nomi Ministeri: un errore

L’ex ministro a margine del Rapporto dell’Osservatorio Sodalitas

Milano, 15 nov. (askanews) – Aver tolto dai nomi dei Ministeri i riferimenti ai concetti e ai valori della “sostenibilità” e dell’ecologia è un errore; un errore dinanzi alle strade indicate dai piani di sviluppo e crescita dell’Europa, come il Next Generation EU, e anche dinanzi ai percorsi e alle scelte di responsabilità fatte dalle imprese, dalle comunità e dai cittadini: è quanto argomenta l’economista Enrico Giovannini, co-fondantore dell’ASviS -Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile- e, durante il governo Draghi, già alla guida del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Giovannini ha commentato la scelta dei nomi dei nuovi ministeri a margine della presentazione a Milano, in Assolombarda, del primo Rapporto dell’Osservatorio sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa della Fondazione Sodalitas. “Le parole contano – ha detto l’ex ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – Non è un caso che il Next Generation Eu, e dunque il Pnrr, avesse fatto della transizione ecologica, della transizione digitale, della sostenibilità e dell’equità le parole chiave. E non solo ‘parole chiave’, ma anche vincoli; in particolare proprio per la transizione ecologica e la transizione digitale. Il fatto di aver eliminato queste parole dai nomi dei Ministeri, e aver cambiato anche il nome del mio vecchio Ministero cancellando la parola e il riferimento alla sostenibilità, è un errore. E’ un passo indietro, perché comunque il mondo sta andando in quella direzione, comunque le imprese stanno orientandosi verso sistemi più sostenibili; basti pensare alla mobilità sostenibile. Ma anche le persone, le città, le comunità cercano, per esempio attraverso le comunità energetiche, cambiamenti negli stili di vita per avere minore impatto sull’ambiente. Quindi al di là dei nomi, bisogna poi realizzare queste politiche; e uindi anche il nuovo governo dovrà dimostrare di seguire le indicazioni e gli impegni che abbiamo assunto a livello europeo”.

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