ROMA – Oggi 4 novembre, si celebra la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. La data ricorda l’Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore il 4 novembre 1918, che alla dine della Prima Guerra Mondiale, consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale. Il 4 novembre 1921, il feretro del Milite ignoto viene tumulato all’Altare della Patria, a Piazza Venezia: ‘Quando, al momento della tumulazione, suonarono tutte le campane di Roma, tuonarono i cannoni di Monte Mario e rullarono i tamburi di Piazza Venezia, Roma coi suoi 300.000 ospiti scrisse una data nella storia civile del Paese’ scrive Luigi Gasparotto, allora Ministro della Guerra, nel suo Diario di un deputato, edito nel 1945.
MATTARELLA: PAESE COESO, UNITO, PORTATORE DI VALORI DI PACE
“Il 4 novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto. Oggi, prosegue, “la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale”. “L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza- dice ancora il Capo dello Stato- sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana, delle istituzioni volute dal popolo sovrano a tutela dei diritti di ciascun cittadino, operando, sul territorio nazionale, in concorso con le forze di Polizia. Un compito gravoso, in un contesto internazionale denso di tensioni che si sono acuite dopo l’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina”. “Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini. Viva le Forze Armate, viva l’Italia”, afferma.
MATTARELLA: UN PENSIERO A NOSTRI MILITARI SCHIERATI IN MEDIO ORIENTE
“Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale”, scrive il presidente della Repubblica. “Un particolare pensiero- sottolinea- va ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario”.
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