(Adnkronos) – E’ di diciassette morti e feriti il bilancio dei raid sferrati dalle forze israeliane su varie località della Striscia di Gaza. A darne notizia è l’agenzia Wafa.
Almeno sette persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite in un attacco contro una scuola, utilizzata per accogliere gli sfollati. Stando a fonti locali, citate dalla Wafa, jet israeliani hanno bombardato la Al-Majida Wasila School nella zona di Al-Rimal e tra i feriti vi sono donne e bambini.
Dieci morti e molti feriti si contano, invece, in un bombardamento su un edificio di uffici comunali con decine di sfollati. Stando ad alcune fonti sarebbe rimasto ucciso anche il sindaco di Deir al-Balah.
Sono almeno 44.930 le persone uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra scattata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. A dare notizia è il Ministero della Salute della Striscia, sotto controllo di Hamas. I feriti sono 106.624.
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver effettuato un raid aereo su una cellula di attivisti a Gaza “che stava per attuare piani terroristici contro le nostre forze nella Striscia” e si apprestava a fare altrettanto a breve termine “in direzione del territorio israeliano”.
In un comunicato citato dal Times of Israel, le forze di difesa affermano che il gruppo preso di mira si trovava in una scuola di Gaza City quando è stato colpito. “Sono state adottate molte misure per ridurre la possibilità di danni” ai non combattenti, afferma il comunicato citato dal quotidiano.
La dichiarazione accusa anche i gruppi terroristici palestinesi di aver violato il diritto internazionale operando in strutture civili e utilizzando scudi umani, senza specificare a quali fazioni appartenessero i membri della cellula colpita.
L’inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è stato in visita in Arabia Saudita mercoledì e ha incontrato il principe ereditario Mohammed Bin Salman. A riferirne è Barak Ravid su Axios, citando due fonti a conoscenza dell’incontro, il primo tra Bin Salman e un membro dell’amministrazione americana entrante dalle elezioni di novembre. Nel corso dell’incontro, rivelano le fonti citate, si è discusso, tra l’altro, delle relazioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita, della guerra a Gaza, della possibilità di normalizzare le relazioni con Israele.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando in conferenza stampa dalla Giordania, ha garantito che Hamas “non otterrà la guerra più ampia che ha a lungo cercato”, riporta Haaretz.
Per Blinken Israele ha “già da tempo” raggiunto “gli obiettivi militari fondamentali necessari per contribuire a garantire che il 7 ottobre” non si ripeta più. Ora che l’Idf ha smantellato le capacità militari di Hamas e si è occupata dei leader responsabili dell’attacco del 7 ottobre, “questo è il momento di concludere finalmente un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi”, ha detto Blinken.
Blinken ha anche ribadito che mentre gli sforzi per il cessate il fuoco continuano, “continuiamo a raddoppiare e triplicare gli sforzi per far arrivare l’assistenza alle persone di Gaza che ne hanno bisogno”, sottolineando che il numero di camion di aiuti nella Striscia è aumentato “significativamente” negli ultimi giorni.