(Adnkronos) – Il primo ministro francese, Michel Barnier, si è recato all’Eliseo oggi, 5 dicembre, per presentare le sue dimissioni al presidente della Repubblica, Emmanuel Macron dopo che il suo governo è stato rovesciato dal voto di sfiducia ad appena tre mesi dal suo insediamento.
Barnier, ha quindi lasciato l’Eliseo dopo un colloquio di un’ora con il capo dello Stato. Lo riferisce il quotidiano francese Le Monde.
Macron parlerà alla nazione stasera, ha riferito l’Eliseo. “Posso dirvi che per me sarà un onore aver servito la Francia e i francesi con dignità”, ha detto Barnier nel suo ultimo discorso prima del voto. “Questa mozione di sfiducia renderà tutto più serio e più difficile. Di questo sono sicuro”.
Macron, con oltre due anni di mandato presidenziale che gli restano, dovrà scegliere un successore valido, mentre alcuni oppositori gli chiedono di dimettersi. Il parlamento frammentato rimarrà invariato, poiché non si potranno tenere nuove elezioni legislative prima di luglio. La mozione di sfiducia, presentata dall’estrema sinistra dell’Assemblea nazionale, è arrivata in un momento di stallo sul bilancio di austerità del prossimo anno, dopo che lunedì il primo ministro aveva imposto l’approvazione di un disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale senza votazione.
Con il sostegno decisivo del Rassemblement National di estrema destra di Marine Le Pen, la maggioranza dei 331 deputati della Camera, composta da 577 membri, ha votato per rovesciare il governo. Parlando alla televisione TF1 dopo il voto, Le Pen ha detto che “avevamo una scelta da fare, e la nostra scelta è quella di proteggere i francesi” da un bilancio “tossico”. Le Pen ha anche accusato Macron di essere “in gran parte responsabile della situazione attuale”, aggiungendo che “la pressione sul presidente della Repubblica diventerà sempre più forte”.
“Credo che François Bayrou sia la persona più adatta al governo” dichiara Sandro Gozi a L’ora del Riformista. “C’è bisogno di qualcuno che sia percepito come indipendente, che abbia esperienza istituzionale. È uno dei pochi capace di dialogare con tutti, anche con Marine Le Pen. Può ottenere una non belligeranza. Spero che Macron lo annunci stasera alle 20”.
Quanto alla crisi politica che sta investendo l’Europa, l’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo aggiunge: “L’incertezza in Francia e in Germania non è una buona notizia per l’Europa, perché l’intesa franco-tedesca è sempre più necessaria. L’Ue dovrebbe partire affrontando questioni politiche esistenziali: l’Ucraina, il Medio Oriente, la transizione ecologica e digitale, l’automotive”.