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Fise, via a primo corso formazione per rifugiati in Italia

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Inserimento professionale nel mondo equestre

Roma, 6 nov. – La Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in collaborazione con la fondazione internazionale Save the Dream, e con il sostegno dell’ufficio italiano dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR Italia) e dell’agenzia per il lavoro ATTALFERR, ha inaugurato oggi, presso il Centro Equestre Federale “Ranieri di Campello” dei Pratoni del Vivaro, a sud di Roma, il primo corso di formazione destinato a rifugiati presenti in Italia e interessati a lavorare nel mondo degli Sport Equestri .I partecipanti che completeranno con successo il corso, avente la durata di 15 giorni, riceveranno un certificato di “Assistente di Scuderia” ed avranno la possibilità di continuare la formazione e diventare “Tecnici di Scuderia”, professione nota nel mondo equestre come “Groom”. Il progetto prevede anche attività per facilitare il collocamento professionale presso Circoli Ippici, scuderie ad altre strutture equestri al termine della formazione.I partecipanti, tra cui rifugiati con esperienze previe nei paesi di provenienza nel settore veterinario, della cura e dell’allevamento di animali, sono stati identificati e selezionati per il tramite della piattaforma “Welcome” di UNHCR, che ha permesso la promozione dell’iniziativa su tutto il territorio nazionale. Welcome è il progetto con il quale UNHCR Italia favorisce l’inclusione delle persone rifugiate nel mercato del lavoro, promuovendo il coinvolgimento del settore privato in collaborazione con le istituzioni e con le organizzazioni della società civile.Grazie al sostegno di ATTALFERR e del Fondo Forma.Temp, nonché’ l’impegno di tutti i partners, i corsi sono totalmente gratuiti per i partecipanti.Durante il corso, i partecipanti potranno apprendere, attraverso delle lezioni teorico-pratiche, le nozioni inerenti alla gestione quotidiana del cavallo e della scuderia. Impareranno a conoscere le necessità dell’animale, e verranno istruiti per diventare dei professionisti attenti alla cura e al benessere dei cavalli che gli vengono affidati.Il corso spazia dalla mascalcia, dalla prevenzione delle patologie alle nozioni legali, integrato da contenuti relativi allo sviluppo di competenze trasversali necessarie per poter lavorare in un contesto multiculturale e dinamico.”Gli Sport Equestri stanno vivendo un momento di grande crescita” spiega l’avv. Marco Di Paola, Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri “soprattutto grazie alla maggiore visibilità sui mezzi di comunicazione derivante dai grandi eventi sportivi e, più semplicemente, dalla bellezza intrinseca del cavallo che si presta facilmente ai vari strumenti di espressione. Quello che oggi possiamo affermare è che la filiera di questo meraviglioso sport è molto lunga e incide per oltre 3 miliardi di euro sul PIL nazionale. Dobbiamo sempre ricordarci che ogni grande binomio formato dai due atleti (cavallo e cavaliere), è tale grazie al costante e prezioso lavoro di una squadra dove la figura dell’assistente di scuderia è centrale per il loro successo”. Chiara Cardoletti, Rappresentante di UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino: “Siamo molto felici del programma di formazione per rifugiati lanciato dalla FISE, con la collaborazione di Attalfer e Save the Dream. Intraprendere un percorso di inserimento lavorativo è fondamentale per consentire ai rifugiati di potersi integrare e per permettergli di mettere a disposizione della società che li accoglie il proprio talento e le proprie competenze. Per questa ragione abbiamo accolto con entusiasmo l’appello della Federazione Italiana Sport Equestri, e abbiamo contribuito alla diffusione del Corso mettendo a disposizione la piattaforma Welcome. Questo programma rappresenta per i rifugiati una concreta opportunità di crescita professionale e di inclusione lavorativa, e ci auguriamo che sia presto seguito da altre esperienze simili.”Alessio Nobili, Amministratore ATTALFERR: “Come ATTALFERR ci impegneremo a fare in modo che il percorso dei partecipanti non si fermi qui. Forti delle tutele e dei diritti garantiti dal rapporto di lavoro subordinato e dalla recente contrattazione collettiva nazionale di riferimento, il nostro obiettivo è quello di creare un ponte tra la formazione e il mondo del lavoro, sostenendo ogni allievo nel proprio inserimento professionale”.”Grazie a questa rete di partner avremo la possibilità di valorizzare ogni talento, favorendo una carriera solida e soddisfacente per tutti coloro che completeranno il percorso”. Massimiliano Montanari, Direttore Generale di Save the Dream ha concluso dicendo: “Obiettivo principale è quello di far fronte alla carenza di personale specializzato nel settore degli Sport Equestri creando, al contempo, opportunità lavorative per i gruppi più vulnerabili. Contiamo di espandere il modello anche ad altre professioni dell’universo del mondo equestre e di portarlo sviluppato in Italia anche in altri paesi di accoglienza”.

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