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Fisco, De Lise (commercialisti): “Senza la proroga il 73% degli studi non ha rispettato le scadenze del 31 luglio”

EconomiaFisco, De Lise (commercialisti): “Senza la proroga il 73% degli studi non ha rispettato le scadenze del 31 luglio”

Indagine della Giunta Ungdcec: “Impossibile far fronte a 242 adempimenti del mese (+150% rispetto al 2022). Moltissimi commercialisti pagheranno ravvedimento di tasca loro”

ROMA – “La richiesta di proroga del pagamento dei debiti in scadenza il 31 luglio fino al 20 agosto non è stata un capriccio dei dottori commercialisti, ma una reale esigenza espressa dalla collettività.

Secondo un’indagine della Giunta dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, condotta su un campione di studi professionali di tutta Italia, il 73% ha riscontrato difficoltà nella predisposizione dei pagamenti, per problematiche non relative a una mancanza di liquidità, ma soprattutto per l’elevato numero di adempimenti da assolvere”.

Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Per il presidente dei Giovani Commercialisti, la stragrande maggioranza del campione denuncia, dunque, “Una criticità nella chiusura dei modelli dichiarativi, dovuta principalmente all’impossibilità per gli studi professionali di far fronte a tutti gli adempimenti che affollano gli uffici, soprattutto in questo periodo dell’anno.

Altrettanto sconfortanti sono i dati che mostrano come nella maggior parte dei casi sia difficile avere tutti i moduli di pagamento pronti per la scadenza. È una sorta di resa, ma anche una mancanza di entrate entro le scadenze previste dalla legge”.

Alessandro Bonandini, vicepresidente dell’Unione giovani dottori commercialisti, analizza che: “Non è tutto, perchè il 63% dei dottori commercialisti si dice pronto a sostenere i costi della riforma fiscale, evidenziando ancora una volta la funzione sociale della professione di commercialista”.

“Ecco perché la proroga avrebbe avuto un senso. Perché migliaia di professionisti sono pienamente consapevoli della situazione nelle loro rispettive regioni. Chiediamo, per questo, rispetto e ascolto”.

Francesco Savio (consigliere nazionale Ungdcec) , rileva che: “Nel mese di luglio 2023 il numero dei versamenti fiscali è aumentato del 150% rispetto allo stesso mese del 2022, passando da 99 a 242 (fonte Agenzia delle Entrate).

Ad agosto erano 192 le scadenze che attendevano contribuenti e commercialisti, da adempiere in 10 giorni dal 21 al 31 agosto. La continua richiesta di rinvio di vari adempimenti e pagamenti fiscali è un chiaro segnale che qualcosa nel calendario fiscale non funziona”.

La tendenza è che “Nessuno vuole una proroga. Anzi, sono persino disposti ad anticipare, ma a condizione di poter presentare la pratica in tempi più ragionevoli, che consentano di organizzare il lavoro in ufficio, e non ricevere varie circolari chiarificatrici postume, il proliferare di nuove norme e l’invio di solleciti in una tempesta di rinvii durante il carico di lavoro più intenso”.

Michele Santomauro

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