Parte anche Progetto Gdf per Sicurezza Economico-Finanziaria
Roma, 21 nov. (askanews) – E’ stato sottoscritto, presso la sede dell’Istituto Italo-Latino Americano (IILA), un importante Protocollo tra l’Arma dei Carabinieri e l’IILA. L’accordo, firmato dal Generale di Brigata Arturo Guarino, Capo del II Reparto del Comando Generale, e dal Segretario Generale dell’IILA, Ministro Plenipotenziario Antonella Cavallari, mira a rafforzare la collaborazione attraverso iniziative formative e operative di rilevanza internazionale.
Nella stessa occasione, il Gen. B. Vito Giordano della Guardia di Finanza ha sottoscritto un Progetto di cooperazione per la sicurezza economico-finanziaria Italia-America Latina, confermando la volontà delle Istituzioni italiane di consolidare il dialogo e la cooperazione con i Paesi della regione. Alla cerimonia hanno preso parte anche i Consiglieri del Ministro degli Affari Esteri per gli affari economici e la cooperazione, Marco Rago, Delegato sostituto del Governo Italiano presso IILA, e per le Politiche di Sicurezza, Alessio Nardi.
Le attività previste dal Protocollo tra l’Arma dei Carabinieri e l’IILA saranno implementate da personale altamente qualificato nei comparti della tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, della sicurezza sanitaria e nella lotta alla contraffazione di farmaci, della tutela del patrimonio culturale, della prevenzione di illeciti in ambito lavorativo e della formazione delle forze di polizia in missioni internazionali.
L’accordo prevede l’elaborazione di un ampio pacchetto formativo che si avvarrà della collaborazione di stakeholder pubblici e privati. Tra questi figurano l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), il Ministero della Salute, l’Università Campus Biomedico di Roma e l’associazione di categoria Coldiretti, tutti partner strategici dei comparti di Specialità dell’Arma.
La firma del Protocollo tra l’Arma dei Carabinieri e l’IILA, segna un importante passo avanti nella cooperazione tra Italia e America Latina. Tali iniziative non solo rafforzano i legami istituzionali, ma promuovono anche un modello di collaborazione integrata che mira a generare impatti positivi duraturi nelle comunità locali e nella governance regionale.