lunedì, 25 Novembre , 24

Unicredit lancia Ops volantaria su Banco Bpm da oltre 10 miliardi

Esecuzione offerta sarà completata entro giugno...

Presidenziali Romania, Georgescu vince a sorpresa il primo turno

Ciolacu in bilico per il ballottaggio,...

La Biennale Arte di Pedrosa chiude con 700mila visitatori

Secondo risultato di pubblico di sempre:...

Vince Sinner, l’Italia riconquista la Coppa Davis

Battuta 2-0 in finale l'Olanda, Jannik ...

Fedagripesca Toscana: resa olive ai minimi storici

AttualitàFedagripesca Toscana: resa olive ai minimi storici

Con 100 chili di olive 6-10 litri di olio contro consueti 12-16
Roma, 30 ott. (askanews) – Resa delle olive ai minimi storici in Toscana, dove la raccolta delle olive inizia con molte difficoltà: l’andamento climatico è sotto accusa, perché le piante sono cariche di olive che hanno tirato su tanta acqua e la resa al frantoio si è abbassata notevolmente. Quest’anno 100 chili di olive stanno rendendo dai 6 ai 10 litri d’olio, mentre di solito rendono dai 12 ai 16 litri. “Il rischio è di avere tante olive e poco olio, e non c’è economicità in queste produzioni, in un settore che già soffre quotidianamente per una serie di problemi strutturali”. A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, a proposito dell’andamento della raccolta delle olive nella regione.
“Il grande problema del settore olio in Toscana è la difficoltà a reperire la manodopera – continua Baragli – e in questo senso vanno molto meglio le zone del Grossetano, lungo la costa, dove sono stati piantati oliveti intensivi e moderni in cui si fa la raccolta meccanicamente, con costi molto inferiori. I dati sono chiari: una singola persona riesce a raccogliere 2/3 quintali di olive al giorno, mentre con le macchine riesce a raccoglierne dieci volte tante”.
I paesaggi collinari della Toscana Centrale e del Mugello, però, non permettono di meccanizzare la produzione, “dunque è tutto più complesso e col tempo il nostro olio costerà sempre di più perché raccoglierlo è sempre più complesso”. “I prezzi degli oli Igp all’ingrosso equivalgono all’incirca a quelli dell’anno scorso, ma visto che aumenterà la produzione prevediamo entrate maggiori – aggiunge Baragli – Quest’anno la qualità dell’olio sarà eccellente e non ci sono stati attacchi della mosca dell’olivo. L’olificazione maggiore sarà a metà novembre – conclude – ma l’andamento climatico è molto vario quindi cambierà da un luogo all’altro e da una varietà all’altra: siamo fiduciosi per la raccolta di quest’anno, ma speriamo che il clima di novembre ci aiuti. Avremmo bisogno della tramontana, del bel tempo e dell’abbassamento delle temperature”.

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari