Lun 17 Novembre 2025

Controlli formali: ANC si è mossa da tempo a tutela dei colleghi

NEWSControlli formali: ANC si è mossa da tempo a tutela dei colleghi

ROMA – L’Associazione Nazionale Commercialisti, relativamente alle comunicazioni ai contribuenti ex art. 36 ter DPR 600/73 per l’anno d’imposta 2022, che in questo periodo stanno pervenendo da parte dell’Agenzia delle Entrate, ritiene opportuno comunicare che lo scorso 30 giugno ha provveduto all’invio di una lettera al Direttore dell’Agenzia, nella quale ha evidenziato come il  termine di 30 giorni andrebbe a scadere a ridosso della sospensione feriale di legge, impedendo di fatto ai destinatari di beneficiare dell’allungamento del termine.

Tale comunicazione è seguita a un incontro con l’AdE presso il Mef tenutosi lo scorso 24 giugno, in occasione del quale è stato sollevato il problema per le vie brevi, poi formalizzato con lettera ufficiale indirizzata alla Direzione Centrale.

Nella stessa missiva è stata inoltre evidenziata la necessità di esplicitare il nuovo termine del differimento rispetto ai 30 gg. (è stato richiesto il 30 settembre) in modo da tranquillizzare i contribuenti e rendere più agevole il lavoro dei colleghi, ritenendo che una dichiarazione ufficiale di proroga al 30/09 (debitamente motivata) per la consegna dei documenti 36/bis e 36/ter possa mettere in sicurezza i colleghi rispetto alle pressanti richieste dei clienti, dettate dal timore della scadenza.

Apprendiamo quest’oggi da un’informativa datata 14/07, che anche il Consiglio Nazionale si è mosso nel confronti dell’Agenzia, e ne siamo felici, anche perché qualsiasi azione che possa portare un minimo di sollievo a colleghe e colleghi in questo periodo così oberati, non può che essere benvenuta.

“L’Associazione Nazionale Commercialisti” dichiara il Presidente Marco Cuchel “quando ha interloquito con l’Agenzia, lo ha fatto conservando come sempre un corretto profilo, evitando sia dichiarazioni indirizzate agli iscritti, sia proclami sui social, mantenendo il focus sull’obiettivo. In attesa della comunicazione ufficiale del nuovo termine (di cui ancora non vi è traccia e che invece è essenziale alla tranquillità dei colleghi), non possiamo non esprimere le nostre perplessità per una certa propensione dei nostri vertici istituzionali verso narrazioni entusiastiche e auto-incensatorie”.

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