Polizze rappresentano un indubbio aumento di costi per le imprese
“Sull’obbligo della sottoscrizione delle polizze catastrofali occorre fare al più presto chiarezza. Noi di Confapi crediamo che la mutualizzazione, ovvero il passaggio del rischio alle compagnie assicurative, sia un aspetto positivo”. Questa è l’affermazione del Presidente di Confapi, Cristian Camisa.
“Le piccole e medie imprese spesso non riescono a gestire le ripercussioni di eventi atmosferici gravi, estremi e inaspettati, che possono metterle in grave difficoltà, al punto da spingerle verso la chiusura. Del resto, assistiamo sempre più frequentemente a eventi drammatici inaspettati, provocati dai cambiamenti climatici.
Tuttavia – chiede il presidente – queste polizze comportano un aumento significativo dei costi per le imprese, per le quali è necessario fornire certezze sui criteri di applicazione, sui costi e sul valore dei premi. In sintesi, ci sono ancora molte incertezze che devono essere chiarite al più presto. Pertanto, riteniamo che sia necessaria una proroga rispetto alla data del 31 marzo, quando dovrebbe entrare in vigore l’obbligo di stipulare la polizza”.
“Ci sono diverse problematiche nel decreto che abbiamo già messo in evidenza sia negli incontri con il MIMIT sia con il MEF. Prima di tutto, benché esista il principio di proporzionalità dei premi in relazione al rischio, al momento non sono disponibili simulazioni. I dati, infatti, sono accessibili solo alle compagnie assicurative.
Inoltre, non è chiaro come avverrà la riduzione dei premi per miglioramenti infrastrutturali e altre misure preventive adottate dalle imprese. Non ci sono indicazioni precise sulle conseguenze per le imprese che scelgono di non assicurarsi, se non un generico riferimento che ‘sarà tenuto in considerazione’ nella concessione di contributi, sovvenzioni e agevolazioni.
Le modalità di considerazione non sono specificate e la definizione troppo generica di abuso edilizio potrebbe accrescere l’incertezza. In conclusione – afferma Camisa – il decreto non prevede alcun tavolo di monitoraggio con la partecipazione di più compagnie assicurative, dove anche le associazioni datoriali possano avere un ruolo, in modo da non lasciare sole le piccole imprese di fronte alle grandi compagnie assicurative”.
Ciro Di Pietro